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Emergenze e defibrillatori: tutti gli insegnanti di ginnastica diverranno istruttori

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Emergenze e defibrillatori: tutti gli insegnanti di ginnastica diverranno istruttori

AREZZO – Formare professori che formeranno a loro volta gli studenti. Al ritmo di cinquemila all’anno, per avere alla fine un vero e proprio “esercito” di soccorritori. Questo lo spirito del progetto promosso nell’ambito di “Arezzo Cuore” e che prenderà il via giovedì prossimo, il secondo giorno di scuola.
Con sessioni di due giorni ciascuna, il territorio provinciale verrà toccato con sei diversi appuntamenti: 12 e 13 al Liceo Redi di Arezzo, 16 e 17 al Liceo Varchi di Montevarchi, 18 e 19 all’ITIS di Bibbiena; 23 e 24 presso la sede della Misericordia di Monte San Savino, 26 e 27 all’ITC di Sansepolcro; 30 settembre e 1 ottobre all’Istituto Severi di Arezzo.
A questi corsi partecipano tutti gli insegnanti di educazione fisica della provincia. I prof diverranno tutti istruttori di BLS (Basic Life Support) e BLSD (cioè BLS con l’aggiunta dell’uso del defibrillatore). Questi insegnati-istruttori, secondo un programma concordato con l'Ufficio Scuola provinciale e le direzioni delle rispettive scuole, a loro volta formeranno tutti gli studenti dalla terza media inferiore alla quinta media superiore. Gli alunni delle prime quattro classi saranno formati per le manovre BLS e quelli in 4° e 5° superiore, anche alla defibrillazione.

Così da giovedì si inizia al Redi di Arezzo, con il personale della Centrale 118 e i volontari della Croce rossa che per due giorni terranno lezioni teoriche e pratiche con l’ausilio anche di 25 manichini Blsd che saranno poi utilizzati a rotazione in tutte le classi al momento delle lezioni.
La durata di ogni corso è di 16 ore. Gli insegnanti di ginnastica saranno istruiti per diventare a loro volta istruttori in materia di rianimazione cardiopolmonare (dalla 3° media inferiore alla 3° media superiore) ed alla defibrillazione precoce (classi 4° e 5° superiori). Al termine delle superiori sarà rilasciato anche un certificato ed un cartellino di riconoscimento.
Si calcola che in cinque anni si possano superare le ventimila nuove figure di cittadini (giovani) preparati al primo soccorso secondo le regole nazionali e internazionali vigenti in materia.