Milano, apr. – (Adnkronos Salute) – Parla italiano il primo farmaco biologico contro il Lupus eritematoso sistemico (Les). Sara' infatti il nostro Paese a produrre ed esportare in tutto il mondo la prima terapia al bersaglio contro una malattia infiammatoria cronica che nella Penisola affligge circa 25 mila persone (ma in base alle stime la forbice varia da 11 mila fino a 60 mila pazienti, giovani), colpisce le donne 9 volte piu' degli uomini e nasce da un errore del sistema immunitario. Le cellule 'soldato' che dovrebbero proteggere organi e tessuti iniziano invece ad aggredirli. Per annientare i linfociti 'disertori' e' stato costruito l'anticorpo monoclonale belimumab, primo farmaco intelligente contro il Les. "E' la prima novita' farmacologica contro il Lupus in 50 anni", dicono gli esperti che hanno presentato la molecola targata GlaxoSmithKline. Disponibile in Italia da marzo, rimborsato dal Ssn, belimumab si somministra per infusione endovenosa. Cause genetiche, anomalie immunitarie, combinate a fattori ambientali scatenanti: dai raggi ultravioletti all'esposizione a certe polveri (per esempio di uranio), da alcuni farmaci al fumo di sigaretta. Il Les e' una "patologia multifattoriale sistemica che potenzialmente interessa l'intero organismo – spiega Pierluigi Meroni, direttore del Dipartimento di reumatologia dell'Istituto Gaetano Pini di Milano – L'errore del sistema immunitario, con la conseguente produzione di linfociti B autoreattivi, provoca uno stato di infiammazione cronica che puo' colpire organi e tessuti, portando a una perdita di funzione". Dalla pelle al cuore, fino alle articolazioni, ai reni, ai polmoni e addirittura al cervello, il Lupus puo' 'mordere' quindi in tutte le parti del corpo. Una condizione alla quale e' difficile dare un nome (in media la diagnosi arriva con un anno di ritardo sui sintomi), ed e' ancora piu' invalidante considerando che colpisce ragazzi e giovani adulti nel pieno della vita: l'eta' di esordio va in genere dai 15 ai 44 anni. E trattandosi di una malattia 'in rosa', puo' incidere molto anche sulla vita familiare e di coppia.
Articlolo scritto da: Adnkronos