Home Nazionale Fossa (Fondimpresa): risorse formazione sottratte da governo, a rischio attività

Fossa (Fondimpresa): risorse formazione sottratte da governo, a rischio attività

0

Roma, 15 lug. (Labitalia) – Le risorse sulla formazione messe in campo per i lavoratori in cassa integrazione e in mobilità sono "una risposta che noi abbiamo dato in un momento di emergenza, una risposta che non rischiamo di poter più dare nei prossimi mesi e nel prossimo anno perchè il governo, attuando una normativa messa in campo dall'esecutivo precedente, ha sottratto ai fondi interprofessionali una parte delle risorse per la formazione, destinandole alla cassa integrazione in deroga". E' l'allarme che lancia il presidente di Fondimpresa, Giorgio Fossa, intervistato da Labitalia, sulle attività future del Fondo, in campo di formazione per i lavoratori di aziende in crisi e non. "La cassa integrazione in deroga -incalza Fossa- è importante, ma non per questo si dovevano andare a colpire i fondi che avevano fatto tanto in positivo in questi ultimi anni. Noi nei prossimi mesi, nei prossimi anni, non potremo probabilmente mettere più niente sul tavolo per la cassa integrazione in deroga e per la mobilità. Questo non per cattiva volontà, ma perchè una parte delle nostre risorse, e cioè delle risorse di imprese e lavoratori, sono stati presi, e a costo zero per lo Stato, messi sulla cassa integrazione"."E' come se fossero stati presi i quattrini dalla singola azienda e di un contribuente qualsiasi – sottolinea – e messi a favore di qualcun altro. Questo ci impedirà di fare la formazione per quelle due categorie maggiormente a rischio". E, avverte Fossa, "se non formiamo queste due categorie e facciamo un intervento sociale attivo e propositivo, rischiamo che queste persone non troveranno mai un posto di lavoro e continueranno a usufruire della cassa integrazione finchè questa non si esaurirà del tutto". E da Fossa arriva anche un appello all'esecutivo. "Noi non possiamo fare -sottolinea- nè atti e nè rivoluzioni. L'abbiamo segnalato al presidente del Consiglio, ai ministri, sperando che questo errore a mio giudizio sia un errore 'una tantum'. Perchè, se dovessero perseverare in questo errore, probabilmente si troveranno altre persone da sostenere con la cassa integrazione"."Non è sottraendo risorse alla formazione -conclude Fossa- che si toglie il paese dall'impiccio e si fa ripresa nel Paese".