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Friuli Venezia Giulia: le richieste delle imprese e del sindacato al nuovo governo regiona

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Udine, 19 apr. (Labitalia) – Lavoro e infrastrutture. Queste le richieste principali che il mondo delle aziende e del sindacato fanno al prossimo governo della Regione Friuli Venezia Giulia, in occasione delle elezioni amministrative del 21 e 22 aprile. "Dal prossimo governo regionale – dice a Labitalia Adriano Luci, presidente di Confindustria Udine – ci aspettiamo un'attenzione particolare all'economia territoriale puntando sulla logistica". "E' opportuno – sostiene – proseguire nel lavoro dedicato al potenziamento delle infrastrutture, non solo quelle stradali, ma anche quelle della logistica e dell'informatica"."Il problema dell'energia – sostiene Luci – è sicuramente al primo punto dell'ordine del giorno perchè permette l'apertura ai mercati internazionali in modo veloce e competitivo. Una mano alla competizione lo può anche dare la pubblica amministrazione stando al fianco delle imprese"."Certo – fa notare il presidente di Confindustria Udine – il mercato è fermo, soprattutto il settore dell'edilizia; vanno meglio le imprese che sono riuscite a trovare sbocchi all'estero. Per questo, ribadisco, è opportuno potenziare le telecomunicazioni così da interfacciarsi velocemente con l'estero". Per Emanuele Iodice, componente segreteria regionale Cgil Friuli Venezia Giulia "il prossimo governo regionale deve mettere al centro il lavoro, anche perchè esiste sul territorio la cultura del lavoro e anche gli strumenti". "Non è dunque accettabile – avverte – che si assista passivamente al declino che si sta registrando a livello internazionale e nazionale". "Ci vuole un cambio di marcia – suggerisce – perchè non è vero che non si può fare nulla. Bisogna avere delle idee concrete e un piano da organizzare. Per noi, la priorità è risolvere i problemi legati al mondo del lavoro. Il Friuli Venezia Giulia è una regione a statuto speciale e come tale ha a disposizione risorse economiche importanti". "Per questo – fa notare Iodice – è necessario sostenere chi continua a scommettere sul territorio, con la ridefinizione degli incentivi alle imprese, che devono essere maggiormente collegati alle strategie di innovazione, ricerca, aggregazione e internazionalizzazione. Bisogna, inoltre, rafforzare le politiche attive per il lavoro, con l'introduzione di un reddito d'inserimento per disoccupati e giovani in cerca di prima occupazione, oltre a misure specifiche per il lavoro femminile e per arginare la diffusione del precariatà".