Roma, 27 apr. (Adnkronos) – Ora da ministro della Difesa potra' definitivamente archiviare la delusione per la mancata presidenza del Parlamento europeo. Era il 2009 e Mario Mauro, eletto con il Pdl, fu bruciato dal polacco Jerzy Buzek. Una bocciatura che tuttavia non influi' sul suo impegno a Strasburgo, tanto da vantare 368 interventi in Aula, record nazionale.
Nel 2012, dopo la caduta del governo Berlusconi, e' in prima linea nel sollecitare la necessita' di un rinnovamento del Pdl che culmini con una passo indietro della premiership del Cavaliere. Posizione che lo porta ad allontanarsi sempre piu' dal partito e a tessere la tela per una saldatura tra il Ppe e Mario Monti, fino ad approdare in Scelta civica, di cui diviene uno degli uomini di punta: capogruppo al Senato, membro di una delle commissioni di saggi volute dal Presidente della Repubblica e ora ministro.
Nato a San Giovanni Rotondo, 52 anni il prossimo luglio; sposato con Giovanna; due figli, Francesca Romana e Angelo; laurea in Filosofia nel 1985 all'Universita' cattolica del Sacro Cuore, dal 2008 al 2010 il nuovo titolare del dicastero di via XX settembre ha insegnato presso l'Universita' Europea di Roma diritti fondamentali dell'uomo nel diritto naturale e Storia delle istituzioni europee.

Articlolo scritto da: (Pol-Sam/Opr/Adnkronos)