Home Attualità Grande folla ai piedi della Croce del Pratomagno per salutare il sue restauro

Grande folla ai piedi della Croce del Pratomagno per salutare il sue restauro

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Sono arrivati con ogni mezzo per assistere alla cerimonia di inaugurazione della restaurata Croce del Pratomagno: a piedi, a cavallo, in Mountain Bike o con i tanti mezzi navetta mezzi a disposizione dagli organizzatori per questa importante giornata. Restituire la Croce al suo antico splendore è l’obiettivo che si era posto il sistema degli Enti locali di Valdarno e Casentino, coordinato dalla Provincia, e questo progetto ha trovato la fondamentale collaborazione di Banca Etruria, che lo ha finanziato. Il restauro della Croce è stato un intervento di recupero con tecniche e materiali adeguati, rispettando la struttura preesistente, con l’asportazione della ruggine, l’applicazione di un convertitore ed una verniciatura finale ad elevata resistenza agli agenti atmosferici, mentre  gli elementi in metallo che risultavano fatiscenti sono stati sostituiti con dei nuovi di uguale misura e forma. Il progetto ha visto anche la sostituzione di tutti i bulloni. Sotto questa nuova Croce del Pratomagno si è svolta la cerimonia che, dopo la Messa celebrata dai frati Cappuccini di Certomondo, si è aperta con l’intervento del Presidente della Provincia Roberto Vasai. "Salutiamo oggi la conclusione di un progetto nato e divenuto realtà nel giro di pochi mesi, coinvolgendo istituzioni, soprintendenza e soggetti privati. Era stato per tutti naturale pensare che la Provincia potesse diventare soggetto di coordinamento di una iniziativa come questa, e così è stato. La Provincia con le proprie professionalità ha firmato il progetto di restauro, ha stimolato e coordinato il piano promozionale abbinato, è stata stazione appaltante e si è fatta carico della direzione dei lavori. Ma è stato grazie alla collaborazione essenziale di tanti soggetti, istituzioni, associazioni e aziende del territorio, che l'obiettivo è stato conseguito. Ovviamente sottolineo il sostegno economico di Banca Etruria, senza il quale questo progetto non avrebbe neanche potuto essere avviato", ha concluso Vasai. Per l’Istituto di Credito aretino è intervenuto il Vice Presidente Lorenzo Rosi: "Banca Etruria ha fin da subito deciso di contribuire in maniera significativa al restauro della Croce del Pratomagno perché in un momento difficile come quello attuale è necessario salvaguardare i luoghi simbolo delle identità collettive. La Croce rappresenta un punto di incontro tra le due vallate non solo dal punto di vista geografico, ma soprattutto come senso di appartenenza delle comunità. Comunità che da sempre serviamo con responsabilità e che di recente hanno dimostrato grande fiducia nella Banca aderendo all’operazione di aumento di capitale concluso con successo. Un’ottica di reciproca vicinanza per promuovere e qualificare questi territori anche in una chiave economico-turistica che sostenga l’imprenditorialità e l’artigianato locale". Al restauro ha dato il suo contributo anche la Regione, rappresentata dall’Assessore Vincenzo Ceccarelli: "salutiamo con soddisfazione un intervento realizzato grazie al concorso di energie di un soggetto privato che da sempre ha saputo ascoltare le esigenze del territorio e da quelle messe in campo dalla Regione e dal sistema degli enti territoriali. Con il grande impegno si è sopperito alla difficoltà di reperire le risorse economiche, con il lavoro, la passione e la professionalità si è dato valore ad un intervento portato a compimento con grande determinazione". Dopo gli interventi degli altri rappresentanti istituzionali, di Comuni e Unioni dei Comuni di Casentino e Pratomagno e della Soprintendenza, è stato eseguito da parte della Filarmonica di Loro Ciuffenna il brano musicale scritto appositamente dal maestro Orio Odori per la Croce del Pratomagno. Ci si è poi spostati al cippo in memoria del trasvolatore australiano Herbert John Louis Hinkler, che trovò la morte proprio nei pressi della Croce nel 1933, con l'intervento di Doug Trappet, Charge d'Affaires dell'Ambasciata d'Australia in Italia, l'esecuzione degli inni nazionali di Italia e Australia e il volo di saluto dell'Aereo Club "Luciano Centini" di Arezzo. I presenti alla cerimonia sono stati omaggiati di uno dei vecchi bulloni della Croce, sostituiti con l'intervento di restauro, su iniziativa della Brigata di Raggiolo che ha collaborato insieme al CAI di Arezzo e a quello del Valdarno.