Roma, 15 apr. (Adnkronos/Labitalia) – Una seconda vita, se non proprio per tutto, per molto di quello che ci circonda, che usiamo troppo spesso una sola volta. Dalla plastica dei cassetti del frigorifero ai gusci di cozze, dalla carta di giornale alle cialde del caffè di una nota marca, dai vecchi 'flessibili' della doccia alle tovagliette di plastica, tutto può risorgere e trasformarsi, all'insegna della bellezza e dell'eleganza. Orecchini, braccialetti, quadri coloratissimi, vestiti, eleganti biciclette, ciotole e lampade: è questa seconda vita offerta ai materiali da non buttare, dalle artigiane e artiste che a Roma, nella centralissima via di Torre Argentina, a due passi dal Pantheon, hanno messo in mostra gli 'Scarti d'autore', una vera e propria rassegna della creatività femminile declinata al ritmo della sostenibilità ambientale. "'Scarti d'Autore' -dice a Labitalia Livia Carchella, una delle fondatrici de 'Le Artigiane.it'- è arrivata all'ottava edizione: è una mostra dove sono esposti materiali di riciclo e di riuso con cui le nostre artigiane riescono a realizzare prodotti veramente molto creativi. Si vedono esposti quadri realizzati con i gusci delle cozze dipinti, con prati di tulipani e girasoli, tende realizzate con le cialde usate della 'Nespresso', collane fatte con la carta arrotolata, quadri realizzati con piccoli ritagli di fogli del giornale 'La Repubblica'. Solo un occhio molto attento riesce a capire che si tratta di un collage minuzioso di fogli di carta. 'Scarti d'Autore' -conclude- è sempre stata un successo: la fantasia si esprime al meglio proprio perché incentivata a dare corpo a una materia che molti di noi considerano semplicemente come da buttare, un rifiuto". "Questo luogo nasce per dare la possibilità alle artigiane di avere uno spazio espositivo dove poter proporre le proprie creazione in un punto che abbia anche una grandissima visibilità", spiega a Labitalia Bruna Pietropaoli, l'altra fondatrice de 'Le Artigiane.it'. "La nostra idea di promuovere il lavoro delle donne creative -racconta- nasce nel 1999, prima on line con il sito artigiane.it e con l'e-commerce. In seguito, abbiamo cominciato a realizzare delle mostre e quindi a darci una sede permanente. Attualmente, sono quotidianamente esposti prodotti di un centinaio di artigiane che si alternano, proponendo una produzione sempre varia, che attira anche un grande afflusso di turisti, entusiasti della creatività femminile italiana". Come quella di Emanuela Foglietti, giovane artigiana che crea con grande pazienza collane leggere come piume ritagliando minuziosamente leggere sfoglie dalla comune plastica antiscivolo usata per ricoprire cassetti o mensole, o come il talento di Roberta Capizzi, che dalla carta, soprattutto quella degli elenchi telefonici, e da materiali 'poveri' come i gusci di pistacchi o i legnetti levigati dal mare, fa nascere gioielli e amuleti 'anticrisi', quanto mai utili visti i tempi. E c'è anche chi, come Beatrice Colabianchi, da un'antica arte dei nodi, che trova la sua massima espressione nel 'macramé', crea sculture e arte contemporanea. Maestra d'Arte, insegna Storia dell'Arte e Macramé contemporaneo a Roma. Le sue opere sono realizzate con corde di lino, canapa, juta, passamaneria di seta, lane e fibre di ogni tipo. Ma senza rinunciare alla contemporaneità: nelle sue sculture di 'riuso', infatti, a dare tensioni e luci sono flessibili della doccia, bulloni, gomme. Per tutti, davvero, una 'second life'.