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Icastica: storia di una morte annunciata

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Icastica: storia di una morte annunciata
Roberto Bardelli

Dichiarazione del consigliere comunale Roberto Bardelli (Pdl)
Ben oltre la data ufficiale di chiusura, che era prevista per il primo di settembre, “Icastica” saluta Arezzo in un clima di lento ma inesorabile declino. Personalmente, è pure piaciuta ma non posso non far notare il modesto successo che ha avuto, sopratutto a livello internazionale, cosa a cui la Giunta puntava molto. Ai fuochi d’artificio dell’inaugurazione e a qualche ospite da premiare sono seguiti dei bengala dalle polveri assai bagnate.
Le polemiche iniziali hanno creato in città una sorta di tam tam pubblicitario, della serie o che se ne parli bene o che se ne parli male, l’importante è che se ne parli. Ma, inutile negarlo, i turisti che sono venuti per Icastica sono stati pochi o quasi nulli, i biglietti strappati per le varie mostre a pagamento hanno superato di poco le cinquemila unità che, fatte le dovute proporzioni, per una città di centomila abitanti, sono veramente pochi!
Poi c’è da dire una cosa: il picco lo ha raggiunto Casa Vasari con 5.500 visitatori circa, le altre sedi ne hanno registrati molti meno. In ogni caso non è che vanno sommati i visitatori di Casa Vasari e dei vari musei e di Casa Bruschi, troppo comodo. Molte persone avranno fatto il tour completo, senza considerare che nel totale ci sono anche quelli che comunque avrebbero visitato questi musei. Insomma: un flop.
E poi, grida vendetta il disastro della serata dj set di Skin alla Cadorna, con solo cento paganti, costata 15.000 euro. Nei primi quindici/venti giorni dell’evento addirittura negli alberghi cittadini e nelle varie strutture pubbliche erano completamente assenti anche dei semplici volantini o brochure; visivamente si notavano le installazioni, ma pochissimi sapevano che cosa erano. Senza dimenticare che il sito ufficiale era solo in italiano, alla faccia dell’internazionalità. In generale, sono proprio mancate la promozione e la comunicazione, indispensabili per eventi del genere. E, quindi, per l’ennesima volta, la Giunta di centrosinistra ha sprecato un’ottima occasione per poter rilanciare Arezzo, dimostrandosi incapace, approssimativa e di scarsa lungimiranza amministrativa.