Il Centro “Franco Basaglia” si trasforma da Istituzione della Provincia di Arezzo ad associazione di volontariato, ma non per questo rinuncia a perseguire le sue finalità che vengono, anzi, rilanciate. E' questo il messaggio lanciato in una conferenza stampa dal Presidente del Centro Bruno Benigni: “manteniamo intatte le finalità fin qui perseguite e apriamo le adesioni ai cittadini, alle associazioni e alle Istituzioni che vogliano concorrere alla promozione della salute dei cittadini e, in particolare, dei malati di mente, che intendono partecipare alle iniziative di contrasto dell’emarginazione sociale ed istituzionale e che condividono l’obiettivo di superare le istituzioni totali ancora presenti nel tessuto sociale del Paese e della stessa Regione Toscana. L’idea centrale che motiva l’Associazione è il principio della salute come bene comune, diritto universale che impegna tutti, cittadini, soggetti sociali ed istituzioni; tutto questo è di particolare importanza in un momento nel quale il sistema sanitario pubblico vive una crisi dovuta ai tagli di risorse che si sono succeduti negli ultimi anni. Il Consiglio di Amministrazione del Centro Franco Basaglia rivolge un vivo ringraziamento all'Amministrazione provinciale che per dieci anni ha sostenuto l’Istituzione sia per le esigenze amministrative che per la condivisione e la collaborazione con le diverse iniziative prodotte”, ha concluso Benigni. Alla conferenza stampa ha partecipato anche il Presidente della Provincia Roberto Vasai: “l'esperienza positiva di questi anni non deve andare dispersa, e per questo sono contento che il Centro Franco Basaglia continui la sua attività. Per quanto ci sarà possibile in una situazione di incertezza che ha reso, tra l'altro, necessaria anche questa trasformazione, continueremo a essere vicini all'associazione che si è costituita”. Oltre ad aver assolto i compiti burocratici della sua nascita, il Centro Basaglia ha già organizzato una prima iniziativa sulla chiusura dell'ospedale psichiatrico giudiziario di Montelupo Fiorentino, che si svolgerà a Firenze il 28 gennaio, e siglerà un protocollo di intesa con Regione Toscana e Usl 8 che consentirà di proseguire nel lavoro in difesa dei diritti, in particolare dei soggetti più deboli, e per garantire il benessere sociale della popolazione.