Home Attualità Salute Il Centro Oncologico di Arezzo raddoppia i suoi spazi e si trasferisce dentro l’ospedale

Il Centro Oncologico di Arezzo raddoppia i suoi spazi e si trasferisce dentro l’ospedale

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AREZZO – Una crescita esponenziale e continua di pazienti. In quattro anni sia per day hospital che per gli ambulatori dell’oncologia del San Donato, le richieste hanno fatto registrare un aumento vertiginoso. Sono arrivate moltissime sperimentazioni cliniche e la stessa capacità di attrazione della oncologia, collegata con le altre branche coinvolte nella cura delle neoplasie, ha fatto diventare gli spazi occupati nella storica palazzina del Calcit del tutto insufficienti.
L’Azienda ha studiato assieme ai professionisti le soluzioni possibili. Impossibile trovarne all’interno dello stesso edificio che ospita anche la senologia e altri servizi. I 600 metri attuali andavano fortemente incrementati. La soluzione è stata individuata con il trasferimento della oncologia medica dentro l’ospedale san Donato. Mettendo anche più a contatto questa specialistica con gli altri reparti ospedalieri.
Una soluzione che è stata studiata sul piano tecnico e poi proposta al Calcit, che a quella palazzina isolata dal San Donato aveva destinato molti fondi con una precisa finalità: la lotta ai tumori. Ma il Calcit ha compreso che la cura agli ammalati ha bisogno di spazi adeguati e di percorsi differenziati, oggi impossibili. E con la stessa operazione si potevano ottenere altri risultati, quali l’aumento degli spazi per la senologia, l’aumento degli spazi per il servizio Scudo e la realizzazione di un servizio oggi assente ad Arezzo: l’hospice.
Il trasferimento del centro oncologico dovrebbe avvenire entro la primavera del 2014.
A seguire saranno realizzati i lavori necessari nella attuale palazzina Calcit.

NUOVO CENTRO ONCOLOGICO
L’area interessata dalla ristrutturazione (costo previsto 850.000 euro), è posta al quarto piano del primo settore, è di 1.200 metri quadrati, interamente dedicati alla zona visita e terapia.
La ristrutturazione è volta a creare due percorsi separati per gli utenti, tramite i due corridoi principali: quello esterno riservato ai pazienti in trattamento, preceduto da uno spazio per la vestizione e da un controllo accessi, e quello interno dedicato agli ambulatori e agli studi medici.
Il reparto sarà caratterizzato dalla presenza di un ampio spazio reception e attesa (per i pazienti in trattamento), da una distinta sala di attesa per il percorso ambulatoriale e da un’ampia zona per trattamenti chemioterapici su poltrone posta all’altra estremità del reparto, sul lato “pazienti in trattamento”.
Verranno destinati cinque locali di preesistenti degenze al day hospital e saranno realizzati complessivamente 7 ambulatori e 3 sale visita.
È prevista la realizzazione di specifici locali destinati a segreteria scientifica, archivio, sala riunioni-biblioteca, primario e segreteria amministrativa.
Sono stati destinati a studi medici tre locali in corrispondenza dell'uscita di emergenza verso la prima scala antincendio.
Ci saranno spazi destinati a tutti gli altri locali di servizio necessari e previsti dalla normativa di accreditamento. Tutta la ristrutturazione adeguerà alle normative vigenti in materia di sicurezza antincendio, igiene e accreditamento sanitario.
Particolare attenzione è prevista per il fattore “Umanizzazione degli ambienti”, inserendo sistemi che rendano la permanenza del paziente meno stressante (ad esempio sistemi di illuminazione autoadattanti alle condizioni atmosferiche esterne nelle sale di attesa e trattamento) e sistemi di indicazione luminosa colorata che differenzino i due percorsi principali di utenza sopra descritti.

ECCO L’HOSPICE DI AREZZO
Nella palazzina Calcit troverà quindi collocazione l’Hospice, adesso assente ad Arezzo. In Toscana oggi ce ne sono 16. Vi troveranno ospitalità in un ambiente sereno e confortevoli pazienti di varia natura. Non solo coloro che affetti da una patologia cronica evolutiva per i quali i trattamenti specifici non sono più indicati e prossimi alla fine della vita, ma anche pazienti in dimissione che non possono essere seguiti adeguatamente al domicilio per le ragioni più diverse.
L’Hospice di Arezzo opererà nel rispetto di principi di unitarietà e continuità con l’assistenza domiciliare in conformità al modello organizzativo regionale.
I soggetti che saranno coinvolti nella funzionalità del sistema sono la Asl, la cooperazione sociale, le associazioni di volontariato e gli enti locali che configurano un sistema nel quale la persona malata e la sua famiglia possono essere guidati e coadiuvati nel percorso assistenziale tra il proprio domicilio (sede d’intervento privilegiata e preferita nel 75 – 85% dei casi) e le strutture di degenza specificatamente dedicate al ricovero – soggiorno, sia parziale che temporaneo o definitivo.
La principale finalità del centro di cure palliative/Hospice, è la presa in carico del paziente per l’instaurarsi di una situazione critica sanitaria, sociale, familiare.
L’hospice costituirà un’alternativa alla casa quando questa non è, temporaneamente o definitivamente, idonea ad accogliere la persona malata. L’Hospice permetterà di proseguire le cure in un ambiente protetto, con trattamento assistenziale continuativo nelle 24 ore.
Negli oltre seicento metri disponbili, al piano terra ci sarà la parte relativa all'accoglienza dei degenti e dei familiari, ed è la parte che accoglie lo SCUDO.
Al piano primo saranno collocate 6 stanze di degenza di dimensioni tali da consentire la permanenza diurna e notturna di un accompagnatore, un tavolo per consumare i pasti, una poltrona relax e i servizi igienici. Le camere saranno dotate di angolo cottura con frigo ed attrezzature per la preparazione delle bevande calde e di qualche alimento in completa autonomia.
Oltre a queste ci saranno una cucina-tisaneria; depositi biancheria, attrezzature, carrozzine, materiali di consumo e farmacia; servizi igienici per il personale; stanza infermieri; ambulatorio medicheria e attrezzature per terapie antalgiche e prestazioni ambulatoriali; soggiorno polivalente; locale per il medico di turno e per i colloqui con il personale (psicologo, assistente sociale ecc.) e per il responsabile dell’hospice e delle cure palliative aziendali; coordinatore infermieristico; medico di turno dell’hospice; servizi igienici. In corso la definizione del progetto con la valutazione degli eventuali spazi per luogo di culto, locale dolenti, magazzino farmaci e attese pazienti.
Il costo complessivo previsto di 700.000,00 euro.