Il Consiglio Comunale ha approvato il Codice Etico sui comportamenti che gli Amministratori, eletti o nominati, devono tenere nello svolgimento del loro mandato in seguito alla decisione dello Stato di prevedere tutta una serie di normative riferite al codice di comportamento che i dipendenti pubblici devono tenere.
“In un contesto dove il richiamo alla responsabilità e ai buoni comportamenti diventa fonda- mento per essere credibili coi cittadini, non codificare niente sul buon comportamento degli Amministrazione ci è sembrata una lacuna da colmare. Il Consiglio Comunale il 27 novembre scorso ha fatto proprio questo principio e ha preso un atto deliberativo di buoni comportamenti e all’interno ha fissato alcuni principi” spiega l’assessore Enea Barbagli.
Secondo il Codice Etico un Amministratore:
– deve essere leale, imparziale, operare esclusivamente per il Comune, senza altri fini e tenere una buona condotta;
– non deve abusare dei suoi poteri e, in caso di conflitto d’interesse, si deve astenere. Questo comportamento si estende fino ai parenti di secondo grado;
– non deve chiedere alcunché né per sé, né per altri e neppure deve accettare regali, salvo attesta- zioni di valore economico riconducibile a meno di 150 euro;
– non può fare parte di organizzazioni che svolgano attività in contrasto con quella comunale, né può costringere i dipendenti comunali ad aderire ad associazioni;
– sostiene la massima trasparenza, immediatamente denuncia violazioni di legge segnalandole subito al Sindaco. Non sfrutta la sua posizione, né reca danno al Comune;
– deve avere spirito di servizio coi cittadini, deve essere disponibile e cortese, rispondendo in maniera accurata;
– rispetta gli appuntamenti e risponde senza ritardo ai reclami;
– non deve fare dichiarazioni pubbliche offensive dell’Amministrazione;
– deve rispettare il segreto d’ufficio e la riservatezza dei dati.
In caso di inadempienza o violazione di questo codice etico della politica comunale, il compor- tamento di un amministratore viene giudicato secondo la legge ed i regolamenti, oltre ad essere soggetto a giusta valutazione censoria dei cittadini.