Home Cultura e Eventi Cultura ‘Il diario di David’ in scena a Teatro Verdi di Monte San Savino

‘Il diario di David’ in scena a Teatro Verdi di Monte San Savino

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Il sipario del Teatro Verdi di Monte San Savino si riapre dopo la pausa festiva venerdì 11 gennaio alle ore 21.15 con lo spettacolo Il Diario di David di e con Roberto Ciofini, Marco Cucciniello e Mirco Sassoli, che hanno riscritto la pièce teatrale dai racconti di David Sedaris. Lo spettacolo è promosso da Autobahn Teatro – Filostoccola – Silenzioassenzio
Quando si hanno quattro sorelle che non si somigliano affatto, un fratellino che nel giro di pochi anni fa tutto quello che tu stesso non riuscirai a fare in una vita intera, un padre che pretende di plasmare i propri figli ed una madre arresa alla vita, per sopravvivere non resta che raccontare le vicende di questa numerosa famiglia americana di origine greca in modo goliardico ed irriverente. Così Sedaris nei suoi racconti rivela le loro fragilità e i più esilaranti aspetti delle loro anime. E non senza fare autoironia, ci narra dei suoi primi approcci al mondo del lavoro, delle persone che hanno rapito la sua attenzione, ci parla della sua relazione con Hugh, una persona del suo stesso sesso. David è ora uomo, ritorna ragazzo e bambino e poi ancora uomo. Si aggiungono così pagine su pagine intrise di verità esasperata che fanno scoprire un umorista umano e feroce allo stesso tempo.
Lo spettacolo teatrale nasce dall'esigenza di tre grandi fans di Sedaris di farlo conoscere a chi ancora non ne ha mai letto una pagina, l'unica controindicazione, ci dicono, è che assaporate già le prime righe, si crea poi una sorta di dipendenza che ti porta a volerle leggere tutte. Questa fame di vicende, aneddoti, frasi, esperienze e sogni è sicuramente ben saziata da ciò che ci propongono sul palco i nostri tre David in un intreccio esilarante di presente, passato e futuro. Sicuramente un risultato originale, ironico e sfrontato quello che scaturisce dalle numerose trasformazioni dei protagonisti nelle vesti dei familiari, colleghi di lavoro e perfetti estranei. Emarginazione, senso di inferiorità e di soffocamento, omosessualità, costrizione ed evasione: questi i temi sviluppati con un forte spirito di sdrammatizzazione unito a qualche intervento serio ma mai serioso.