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Il Giardino delle IDEE Duemilatredici: dove le parole contano davvero

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Il Giardino delle IDEE Duemilatredici: dove le parole contano davvero

Il Giardino delle IDEE torna a proporsi nella versione estiva per l’ottavo anno consecutivo.

Dal 24 al 28 luglio 2013 con inizio alle ore 21.00 ecco arrivare una nuova serie di incontri e confronti per tutte le orecchie.

Cinque serate nella splendida cornice del Giardino Pensile del Palazzo della Provincia di Arezzo in via Ricasoli, 52 in Arezzo con ingresso rigorosamente libero e gratuito.

Tante le novità.

Un palco, costruito dai giardinieri, che permetterà di vedere più da vicino gli ospiti.

Inoltre ogni sera dalle ore 20.00, in collaborazione con il Ristorante La Torretta di Arezzo, arriva “Il cibo per tutti i palati e portafoglio”.

Una selezione di degustazioni di prodotti di qualità per godersi la magia del Giardino Pensile della Provincia di Arezzo in attesa degli incontri con gli autori.

Un modo diverso per trascorrere un momento conviviale e divertente tra amici.

A prezzi DOC ovvero rigorosamente “Di Origine Controllata”.

Infine ad accogliere ogni sera lo spettatore sarà la mostra foto-grafica curata da LUCA BRUNETTI dal titolo “Omaggio a D.A.d.P. ovvero “Dignità Autonome di Prostituzione” uno spettacolo di Luciano Melchionna tratto dal formato di Betta Cianchini e Luciano Melchionna.

Appassionato di viaggi e musica Luca Brunetti non ama definirsi fotografo, più semplicemente ama scrivere con la luce.

Perché “la macchina fotografica può rivelare i segreti che l’occhio nudo o la mente non colgono, sparisce tutto tranne quello che viene messo a fuoco con l’obiettivo. La fotografia è un esercizio d’osservazione”.

Foto-grafa con tutto quello ha a disposizione, dall’iPhone alla reflex Canon.

La sua ricerca sulla linea e sulla luce lo spinge ad avvicinarsi alle sue tematiche preferite ovvero l’uomo nella sua essenza e la luce come espressione di vita.

In “Omaggio a D.A.d.P.” prendendo spunto dalla presentazione della “Casa Chiusa dell’Arte” di Luciano Melchionna: ogni foto sarà "una pillola che dovrà in qualche modo emozionare, far riflettere e divertire laddove per divertimento si intenda uno stupore nuovamente sollecitato."

Le immagini diventeranno poi parole "alla mercè dello spettatore e si lasceranno scegliere, esaminare, osservare e soppesare come pillole di puro piacere."

Si schiuderanno man mano soltanto in cambio di un pizzico di attenzione del cuore.

Parole non auto celebrative o fine a se stesse.

Non ermetiche o ad esclusivo uso degli intellettuali, bensì parole che saranno prima di tutto magia e sogno.

Una provocazione gioiosa e sorprendente.

Ecco il programma:

● Mercoledì 24 luglio gradito ritorno live per la simpatica e brava SELENE LUNGARELLA per la presentazione del CD “L’ora dei fantasmi”.

“L’Ora Dei Fantasmi”, esce a 3 anni di distanza da “Selene con la E” e rappresenta la maturità artistica di Selene Lungarella; l’album è prodotto da Luca Bignardi, vincitore di 4 Grammy Awards nella sua carriera, che ha curato gli arrangiamenti dei brani che lo compongono.

Si è esibita allo Sporting Club di Montecarlo, nello storico teatro che ospita i World Music Awards ed è stata ospite di Claudio Baglioni al festival O'Scià 1 a Lampedusa. Ha ricevuto il premio AFI per il suo album di esordio nel quale è contenuto un brano scritto per Lei da Alberto Fortis. E’ testimonial nazionale di AIPI.

A seguire ospite sarà lo scrittore e conduttore radiofonico molto amato dai giovani LUCA BIANCHINI per la presentazione del bestseller “Io che amo solo Te” (Mondadori editore) stabilmente nella TOP TEN dei libri più venduti in Italia da alcuni mesi.

Per Mondadori ha pubblicato i romanzi Instant Love, Ti seguo ogni notte, Se domani farà bel tempo e Siamo solo amici. Nel 2005 ha scritto la biografia di Eros Ramazzotti Eros – Lo giuroe dal 2007 conduce "Colazione da Tiffany" su Radio2.

Collabora con "Repubblica" e "Vanity Fair", per cui tiene anche un seguitissimo blog: "Pop Up".

Ha intervistato gli Abba, "Harry Potter" e Michael Stipe, e ne è molto orgoglioso.

Ninella ha cinquant'anni e un grande amore, don Mimì, con cui non si è potuta sposare.

Ma il destino le fa un regalo inaspettato: sua figlia si fidanza proprio con il figlio dell'uomo che ha sempre sognato, e i due ragazzi decidono di convolare a nozze.

Il matrimonio di Chiara e Damiano si trasforma così in un vero e proprio evento per Polignano a Mare, paese bianco e arroccato in uno degli angoli più magici della Puglia.

Gli occhi dei 287 invitati non saranno però puntati sugli sposi, ma sui loro genitori.

Ninella è la sarta più bella del paese, e da quando è rimasta vedova sta sempre in casa a cucire, cucinare e guardare il mare. In realtà è un vulcano solo temporaneamente spento.

Don Mimì, dietro i baffi e i silenzi, nasconde l'inquieto desiderio di riavere quella donna solo per sé.

A sorvegliare la situazione c'è sua moglie, la futura suocera di Chiara, che a Polignano chiamano la "First Lady".

È lei a controllare e a gestire una festa di matrimonio preparata da mesi e che tutti vogliono indimenticabile: dal bouquet "semicascante" della sposa al gran buffet di antipasti, dall'assegnazione dei posti alle bomboniere – passando per l'Ave Maria -, nulla è lasciato al caso.

Ma è un attimo e la situazione può precipitare nel caos, grazie a un susseguirsi di colpi di scena e a una serie di personaggi esilaranti: una diciassettenne che deve perdere cinque chili e la verginità; un testimone gay che si presenta con una finta fidanzata; una zia che da quando si è trasferita in Veneto dice "voi meridionali" e un truccatore che obbliga la sposa a non commuoversi per non rovinare il make-up.

Io che amo solo te è un romanzo sulle gioie segrete, sull'arte di attendere e sulle paure dell'ultimo minuto. Tra ironia e commozione, quello di Luca Bianchini è un avventuroso viaggio sull'amore, che arriva – o ritorna – quando meno te lo aspetti, ti rimette in gioco e ti porta dove decide lui. Come il maestrale, che accompagna i tre giorni di questa storia, sullo sfondo di una Puglia dove regnano ancora antichi valori e tanta bellezza.

● Giovedì 25 luglio straordinario ospite sarà l’architetto MARCO ROMANO per la presentazione del libro di stringente attualità “Liberi di costruire” (Bollati e Boringhieri editore).

E’ uno dei maggiori urbanisti contemporanei. Professore ordinario di Estetica della città. Ha ricoperto il ruolo di Direttore del Dipartimento di Urbanistica dell'Istituto Universitario di Architettura di Venezia e di Direttore della rivista Urbanistica, organo ufficiale dell'Istituto Nazionale di Urbanistica. E’ stato Direttore scientifico della Sezione Italiana alla XVII Triennale di Milano sul tema "Le città del mondo: il futuro delle metropoli" e collabora col il quotidiano La Voce e il Corriere della Sera. Dal 2009 è stato Membro del Consiglio superiore del ministero dei Beni culturali.

La città è stata fin dal Medioevo il luogo della socialità per eccellenza, il contesto nel quale si sviluppano le dinamiche che determinano l'identità individuale, la dignità e i sentimenti dei "cittadini". La civitas europea ha trovato storicamente la sua manifestazione esteriore nell'urbs, la cornice quotidiana fatta di strade e case in cui le persone ambientano le proprie vite, in un confronto interpersonale che è la base stessa della libertà. Per secoli le città hanno visivamente "mostrato" le tensioni, i conflitti e le diverse istanze di chi le aveva abitate, lasciandole scolpite nella tessitura delle strade e nell'architettura delle abitazioni. Nell'ultimo secolo ha invece preso il sopravvento il concetto di pianificazione, l'idea che fosse vantaggioso stabilire a priori in quali direzioni e con quali modalità una città dovesse svilupparsi, in vista di un fine considerato – dall'autorità necessario al benessere della cittadinanza. Ma così facendo si è inevitabilmente sottratto al cittadino il diritto di esprimere la propria visione e di far parte a tutti gli effetti della società in cui vive. "Liberi di costruire" è un libro "impegnato", denso di denuncia e di consapevolezza politica, nel quale l'autore reclama il diritto alla libertà.

A seguire ecco arrivare la giornalista, scrittrice e volto noto televisivo LINA SOTIS per la presentazione del libro “Libretto di risparmio (Rizzoli editore).

Inizia a lavorare per la rivista Vogue proseguendo poi la carriera giornalistica entrando nella redazione di Amica e poi Gioia. Nel 1978 passa al Corriere delle Sera, prima donna ad entrare nella redazione cronache. Da allora in suo nome è legato a quello del quotidiano di via Solferino. Redattrice di costume e società collabora anche con il Corriere Magazine e Amica.

La crisi segna la fine di un mondo sregolato, fatto di escort, di ostentazione, di fretta, di avidità. C’è bisogno di un nuovo bon ton: atteggiamenti e desideri nuovi, nuovi lavori, un nuovo modo di conversare, di condividere, di dare. Costringendoci a trovare un’economia sostenibile per le nostre tasche e i nostri umori, la crisi preferisce la gentilezza all’arroganza, la cultura al “farsi vedere”, il volontariato all’accumulo di guadagno, un buon libro a un ristorante di lusso, l’essenzialità agli eccessi. E ci impone una nuova eleganza, più luminosa, più autentica.

● Venerdì 26 luglio gradita ospite la simpatica e molto amata GIORGIA TRASSELLI per la presentazione dell’intenso monologo “Un’altra” scritto e diretto da Luciano Melchionna.

Giorgia Trasselli, che tutti conoscono grazie al fortunato ruolo de “La Tata” interpretato con successo in “Casa Vianello” al fianco di Sandra Mondaini e Raimondo Vianello, è stimata attrice che negli anni ha rivestito ruoli importanti in teatro, al cinema e in televisione.

Ha lavorato in teatro e al cinema con registi quali Marco Ferreri e Cristina Comencini.

In televisioni ha partecipato a moltissime fiction tra le quali “R.I.S. Delitti Imperfetti”, “Don Matteo” e “Distretto di Polizia”.

Tiene seminari di dizione e recitazione a Milano, Taranto e Roma.

Nel 2011 è tornata in televisione nel cast di “Un medico in famiglia 7” su Raiuno nel ruolo di Ester.

Il monologo “Un’altra” è tratto dallo spettacolo teatrale “Dignità Autonome di Prostituzione” scritto da Luciano Melchionna tratto dal format di Betta Cianchini e Luciano Melchionna dove attori come prostitute, protetti ma alla mercè dell’avventore/spettatore di turno, si lasciano scegliere in cambio della propria Arte e del proprio Cuore. Rigorosamente in vestaglia o giacca da camera, adescano o si lasciano abbordare dai clienti mentre una “strana Famiglia", tenutaria del "Bordello", ha l’arduo compito di stimolare le contrattazioni con i clienti per stabilire il prezzo di ciascuna prestazione. Conclusa la trattativa, il cliente – uno, due, piccoli o grandi gruppi a seconda delle perversioni – si apparta con la prostituta di turno in un luogo deputato dove fruirà della Pillola del Piacere Teatrale. In “Un’altra” Giorgia Trasselli si lascia adescare dagli spettatori per raccontare una storia intima e profonda scritta da Luciano Melchionna.

“Una donna parlando con uno dei suoi figli analizza la propria esistenza. Un’esistenza fino a quel momento nutrita dal dolore, dalla rinuncia, dalla sofferenza causata da un marito violento ma anche dall’amore per i figli. Ed è proprio parlando, “vuotando il sacco” che decide di prendere in mano la propria vita per cominciare a vivere davvero perché si “ora tocca a lei” la scena: una tavola apparecchiata per un commensale, lei in attesa del figlio” (Giorgia Trasselli).

A seguire ospite d’eccezione – unica data in centro Italia – sarà lo scrittore pluripremiato statunitense JEFFERY DEAVER per la presentazione del nuovo romanzo “La stanza della morte” (Rizzoli editore).

Nato a Chicago nel 1950 è autore di best seller internazionali tradotti in 35 lingue che hanno venduto nel mondo oltre 25 milioni di copie con titoli come “Il collezionista di ossa” da cui è stato tratto l’omonimo film con Denzel Washington. E’ autore anche delle nuove avventure di James Bond.

Robert Moreno, cittadino americano, viene ucciso alle Bahamas da un cecchino in grado di colpire il cuore delle sue vittime a oltre un chilometro di distanza.

La responsabilità dell’attentato ricade sul governo degli Stati Uniti: la sparatoria potrebbe infatti essere la risposta all’attacco terroristico che l’uomo stava apparentemente ordendo ai danni di una compagnia petrolifera americana.

Ma le prime indagini portano alla luce oscuri retroscena, tra i quali il macabro omicidio a sangue freddo di un innocente.

Sarà Lincoln Rhyme a presentarsi sulla scena del crimine a Nassau, mentre la collega Amelia Sachs continua le indagini a New York.

Ma qualcuno sta facendo sparire ogni prova.

● Sabato 27 luglio gradita ospite per un live acustico la bravissima ILARIA PORCEDDU per la presentazione del CD “In equilibrio”.

Ha partecipato alla prima edizione di X Factor nella squadra 16-24 di Mara Maionchi giungendo in semifinale e ottenendo un contratto con la Sony BMG.

Si è classificata seconda al Festival di Sanremo 2013 nella categoria giovani alle spalle di Antonio Maggio.

In concomitanza con il festival esce il suo secondo album di inediti, che la vede in veste di cantautrice.

Il 17 maggio 2013 viene estratto dall'ultimo album il singolo Movidindi (in italiano “Muoviti”), brano dedicato all'universo femminile, in parte cantato in dialetto sardo, il quale si concentra sul diritto alla liberazione della donna.

A seguire arriva l’incontro molto atteso con la scrittrice e conduttrice televisiva SERENA DANDINI per la presentazione del libro “Ferite a morte” (Rizzoli editore).

Dopo aver ideato e presentato programmi come La tv delle ragazze, Avanzi, Pippo Chennedy Show, L’ottavo nano e Parla con me, conduce su La7 The show must go off. Il suo esordio letterario Dai diamanti non nasce niente. Storie di vita e di giardini è stato uno dei maggiori successi della scorsa stagione.

Ferite a morte nasce dal desiderio di raccontare le vittime di femminicidio.

La Dandini ha letto decine di storie vere e ha immaginato un paradiso popolato da queste donne e dalla loro energia vitale.

Sono mogli, ex mogli, sorelle, figlie, fidanzate, ex fidanzate che non sono state ai patti, che sono uscite dal solco delle regole assegnate dalla società, e che hanno pagato con la vita questa disubbidienza.

Così si è chiesta: «E se le vittime potessero parlare?»

Voleva che fossero libere, almeno da morte, di raccontare la loro versione, nel tentativo di ridare luce e colore ai loro opachi fantasmi.

Desiderava farle rinascere con la libertà della scrittura e trasformarle da corpi da vivisezionare in donne vere, con sentimenti e risentimenti, ma anche, se è possibile, con l’ironia, l’ingenuità e la forza sbiadite nei necrologi ufficiali.

Donne ancora piene di vita, insomma.

Ferite a morte vuole dare voce a chi da viva ha parlato poco o è stata poco ascoltata, con la speranza di infondere coraggio a chi può ancora fare in tempo a salvarsi.

Ma non si è fermata al racconto e, con l’aiuto di Maura Misiti che ha approfondito l’argomento come ricercatrice al CNR, ha provato anche a ricostruire le radici di questa violenza.

Come illustrano le schede nella seconda parte del libro, i dati sono inequivocabili: l’Italia è presente e in buona posizione nella triste classifica dei femminicidi con una paurosa cadenza matematica, il massacro conta una vittima ogni due, tre giorni.

Molti commentatori storcono il naso davanti al termine femminicidio, certo se ne possono trovare altri più aggraziati o pertinenti: chiamiamolo pure come ci pare ma almeno affrontiamo il dramma per quello che è, senza far finta che non esista.

Dietro le persiane chiuse delle case italiane si nasconde una sofferenza silenziosa e l’omicidio è solo la punta di un iceberg di un percorso di soprusi e dolore che risponde al nome di violenza domestica.

Ma tanto si può ancora fare: ecco perché abbiamo voluto aggiungere anche le leggi e le pratiche virtuose che altrove, nel mondo, sono già state attuate con successo.

Finché anche in Italia il tema non sarà al primo posto della famosa agenda di qualsiasi nuovo governo, le donne non si fermeranno e si faranno sentire con ogni mezzo.

● Domenica 28 luglio arriva il giornalista, scrittore e conduttore televisivo MARIO GIORDANO per la presentazione del nuovo saggio campione d’incassi “Tutti a casa” (Mondadori editore).

E’ direttore di Tgcom24, l"all news di Mediaset". Si occupa di sprechi e costi della politica fin da quando andava in giro in bicicletta ai tempi del «Pinocchio» di Gad Lerner.
I suoi ultimi libri “Sanguisughe” e “Spudorati” sono stati in cima alle classifiche di vendita per molti mesi. Ha diretto Il Giornale, Panorama e Studio Aperto su Italia 1.

Se avete comprato una casa pagandola fino all'ultimo centesimo, siete fessi.

E se avete investito nelle quattro mura i risparmi di una vita, siete fessi al quadrato.

Perché gli altri che fessi non sono, cioè i furbi, quelli che contano, che sanno muoversi, che hanno un papà importante o un marito ministro, quelli che conoscono o sono conosciuti, quelli che gestiscono il potere o perlomeno lo frequentano, la casa l'hanno avuta in ben altro modo. E, sicuramente, facendo meno sacrifici di voi.

Il presidente del Senato e quello della Corte dei conti, lo sceriffo di Equitalia e il grande sindacalista, l'ex presidente della Consob e quello della Lega Calcio, il medico del Papa e il magnifico rettore, l'ex ministro dell'Economia e il capo dell'Inps, gli alti burocrati, il rampollo del senatore e la figlia del deputato, le star del cinema e quelle della musica: ecco alcune delle tante persone citate in questo libro.

Sono diverse per età, formazione culturale, ruolo e partito politico, ma hanno tutte una passione in comune: quella per il mattone.

Comprano molto e, soprattutto, comprano con lo sconto, spesso da un ente pubblico previdenziale: 30, 40, fino al 70-80 per cento in meno del valore di mercato.
Risultato: quello che è accaduto negli ultimi vent'anni in Italia è un vero e proprio saccheggio del nostro patrimonio immobiliare, avvenuto quasi sempre nel rispetto della legge, ma con meccanismi incredibilmente perversi che questa sconvolgente inchiesta vi svelerà. Per esempio, com'è possibile comprare una casa dal Comune di Roma pagandola 26.000 euro, cioè meno di un camper? Perché esistono interi palazzi di Roma che, appartamento dopo appartamento, vengono comprati e rivenduti lo stesso giorno? Dall'appartamento «a sua insaputa» di Scajola ai villoni di Lusi e Fiorito, negli ultimi tempi i potenti hanno dimostrato un debole per il settore immobiliare. Ma non avremmo mai immaginato fino a che punto.

E siamo sicuri che anche voi rimarrete stupiti se avrete la forza di arrivare all'ultima pagina di questo primo rapporto completo sulla gigantesca depredazione immobiliare del nostro Paese: una denuncia forte e chiara, scritta con un linguaggio incisivo e brillante, che non si ferma di fronte a nessuna porta e a nessun portone, fa nomi e cognomi, elenca cifre e dati precisi, tirando fuori casi assolutamente inediti e documenti esclusivi.

Un libro che mette a nudo tutta la verità sulle case, senza diventare mai un mattone. E che dimostra che non è vero che i politici non risolvono mai nessun problema: quello della casa l'hanno risolto benissimo. Solo della loro, però.

Il Giardino delle IDEE: parole, suoni, fotografie e cibo per persone ordinariamente speciali.