Home Attualità Economia Il Natale degli alberghi aretini: nessun dono sotto l’Albero

Il Natale degli alberghi aretini: nessun dono sotto l’Albero

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Saranno vuoti o quasi gli alberghi aretini a Natale, almeno stando ad una prima indagine fra gli operatori condotta dalla Confcommercio, qualche giorno dopo le riflessioni amare del presidente degli albergatori Gianni Fabbrini sull’andamento generale del 2013. Ma, almeno per il “vuoto natalizio”, non c’è nulla di preoccupante. “La crisi non c’entra”, rassicura la responsabile dell’area turismo Laura Lodone, “il fatto è che i turisti stranieri in questo periodo sono praticamente assenti e noi italiani siamo tradizionalisti, il Natale lo passiamo a casa”. Così, a pochi giorni dal 25 dicembre, nei casi migliori gli alberghi sono pieni al 20%, ovvero hanno già prenotato o venduto soltanto due camere su dieci. “Funziona così praticamente ogni anno. Non è un caso se gli alberghi che vivono di turismo dall’estero, come nel cortonese, scelgano proprio questo periodo per chiudere”.

Discorso diverso, invece, per le feste di Capodanno. “In questo caso ad avere più prenotazioni, al momento, sono le strutture ricettive che lavorano con i gruppi abbinando il pernottamento al Cenone di San Silvestro, con tutte le animazioni del caso: musica dal vivo, ballo, giochi, … “, dice la responsabile della Confcommercio. A muoversi saranno nella totalità gruppi di connazionali da Regioni limitrofe o nel raggio di 500 chilometri di distanza, Lazio, Lombardia, Liguria e Veneto in testa.

Il pacchetto aretino di San Silvestro viene arricchito in genere con almeno una giornata di visita guidata, di solito la mattina del 31 dicembre o il pomeriggio del 1 gennaio, a volte comprensivo dell’ingresso ad almeno un museo. Tra i più gettonati, la Cappella Bacci con gli affreschi di Piero della Francesca, il Museo Diocesano di Cortona con l’Annunciazione del Beato Angelico e il Museo Civico di Sansepolcro. Il 70% dei gruppi, tutti organizzati da agenzie di viaggio e tour operator, si tratterrà per una notte.

È ancora presto per monitorare gli arrivi degli individuali, ormai abituati a prenotare con pochissimo anticipo – anche meno di 72/48 ore, un occhio al portafoglio e uno alle previsioni meteo. “Anche le prenotazioni last second sono un fenomeno ormai consolidato negli ultimi cinque anni. Può essere positivo il fatto che la crisi, o meglio la paura di spendere, porti molti a preferire anche per il Capodanno mete italiane anziché le grandi capitali europee come avveniva un tempo”, dice Laura Lodone, “città d’arte come la nostra potrebbero beneficiare di questa cessata esterofilia. È chiaro che il target medio dei visitatori di San Silvestro sarà la coppia adulta, di età compresa fra i 50 e 65 anni e senza figli, almeno nel caso degli alberghi”. Le famiglie più giovani, con bambini o senza, potrebbero invece preferire strutture extralberghiere. “In questo caso, visto l’estremo frazionamento della nostra proposta ricettiva, sarà più difficile riuscire a tirare le somme in tempi brevi”.

Se è difficile prevedere arrivi e presenze di Capodanno, lo è ancora di più prevedere quelle dell’Epifania. “Gli operatori per adesso non hanno prenotazioni o quasi. Ma potrebbe giocare a nostro favore la presenza del week end lungo, visto che il 6 gennaio cade di lunedì, e per il capoluogo la concomitanza con la prima Fiera Antiquaria del 2014”, dicono dalla Confcommercio. Ad arricchire il piatto per i turisti di gennaio ci saranno anche i saldi, in partenza dal 4, che renderanno più interessante unire lo shopping alle visite ai musei. Ma, anche per la Befana, gli operatori della ricettività pagheranno lo scotto delle prenotazioni last second restando fino all’ultimo con il fiato sospeso.

“Una cosa è certa, speriamo che l’inizio anno sia dei più brillanti perché la seconda metà di gennaio e il mese di febbraio, senza grossi eventi e con un clima non certo favorevole, potrebbero davvero aprire un baratro…”, chiosa la responsabile del turismo di Confcommercio.