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‘Il Paese ha bisogno di un Governo forte e autorevole’

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‘Il Paese ha bisogno di un Governo forte e autorevole’

“I tempi della politica e quelli del Paese continuano a non coincidere – così esordisce Andrea Sereni, Presidente CNA Arezzo alla luce dei risultati elettorali – Ci attendevamo che dalle urne uscisse un Governo forte e autorevole, capace di affrontare i problemi dell’Italia e di riaffermare il suo ruolo in Europa e nel contesto internazionale. Così non è stato. C’è assoluta incertezza sulla governabilità del Paese. Si profila, quindi, un nuovo e pericolosissimo periodo di transizione: si parla di governi di breve periodo, di grandi coalizioni ovviamente provvisorie, di ritorno alle urne. Complicato essere così ottimisti da pensare che nei prossimi mesi verrà messo mano al tema centrale e cioè lo sviluppo del Paese. Dovremo attendere, per l’ennesima volta, i tempi della politica. Ma – si chiede Sereni – la “politica” è consapevole che le imprese e le famiglie non hanno ormai più margini? E che non si possono perdere non dico anni ma nemmeno mesi?
La nostra è un’associazione forte e matura. Non vogliamo entrare nel dibattito politico ma nemmeno possiamo accettare che responsabilità altrui compromettano il futuro delle nostre imprese e delle loro famiglie. Comprendiamo la protesta ma non possiamo condividere una politica fatta di sola protesta. Comprendiamo le ragioni dei partiti ma non possiamo condividere il rifiuto di scelte innovative che, se fatte nel momento giusto, avrebbero probabilmente determinato un esito diverso delle elezioni. Comprendiamo chi ha difficoltà a chiudere la pagina della sua storia politica ma non possiamo condividere una strategia politica basata solo su promesse difficilmente realizzabili”.
CNA chiede tempi rapidi e soluzioni altrettanto rapide. E Sereni sottolinea i problemi più volte evidenziati: politiche di sostegno al rilancio della produzione e del manifatturiero, tutela e promozione del made in Italy, snellimento e semplificazione della burocrazia, riapertura dell’accesso al credito.
“Sono temi sui quali convergono le categorie economiche e grandissima parte del mondo politico e della ricerca. Il problema vero è che la stagione dell'analisi è finita. Bisogna passare a quella della concreta azione. Purtroppo, e questo è il lascito delle elezioni di febbraio, non abbiamo un governo in grado di agire in questa direzione”.