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Impianti a biomassa: l’atto d’indirizzo del Consiglio comunale

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Impianti a biomassa: l’atto d’indirizzo del Consiglio comunale

Nel Consiglio Comunale di mercoledì 6 novembre, i consiglieri Simonetta Ghezzi e Gianni Mori hanno presentato un atto d’indirizzo sugli insediamenti a biomasse chiedendo che la normativa comunale in materia sia adeguata secondo precisi criteri quali: gli impianti di produzione devono avere una potenza termica inferiore a 0,5MWt, siano consentiti all’interno delle aziende agricole, con finalità di autoconsumo e operino esclusivamente in assetto cogenerativo, ovvero siano impianti per la produzione combinata di corrente elettrica e calore utilizzabile per il riscaldamento o i processi produttivi.
Per la loro localizzazione, vanno rispettate le indicazioni del Piano Ambientale Energetico Regionale. In particolare, la realizzazione di tali strutture non dovrà essere consentita all’interno o in prossimità di aree e beni immobili di notevole interesse pubblico, culturale, storico e geografico. Per ogni tipologia di impianto devono essere precisati il bacino e il piano di approvvigionamento della biomassa e la valutazione energetica.
Nel corso della discussione sono stati presentati due emendamenti. Uno dei consiglieri Roberto Barone e Marco Tulli dove si prescriveva che “la dismissione dell’impianto a biomassa comporta il ripristino totale dei luoghi e della destinazione d’uso originaria delle superfici” e si intendeva sospendere tutte le procedure in atto per l’installazione nel territorio di impianti del genere. Questo emendamento è stato respinto.
Diversa sorte per l’emendamento del gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle che è stato approvato assieme all’atto di indirizzo, dunque integrato dalla previsione che potranno essere rilasciate concessioni per centrali a biomasse solo se queste utilizzano come materiale in ingresso alla centrale esclusivamente legname da ardere e residui agricoli e forestali. Lucio Bianchi e Daniele Farsetti, sempre con il loro emendamento, hanno portato il Consiglio Comunale a pronunciarsi contro l’utilizzo di prodotti agro-alimentari per produrre energia tramite una centrale a biomassa.