Home Attualità Salute Incontro fra conferenza dei Sindaci ed Asl per il Dh oncologico di Sansepolcro

Incontro fra conferenza dei Sindaci ed Asl per il Dh oncologico di Sansepolcro

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SANSEPOLCRO – Convocata per discutere la soluzione per il Dh oncologico di Sansepolcro, la Conferenza dei sindaci della Valtiberina (riunitasi stamani) è stata una proficua occasione per fare il punto su più aspetti.
Il tema “oncologia”, come comunicato dall’Azienda sanitaria due giorni fa, è da considerarsi almeno per il momento risolto.
Il presidente dei sindaci Daniela Frullani ha spiegato il disagio subito, e fatto ben presente come in un settore così delicato era giusto intervenire quanto prima.
Da parte dell’Azienda sono stati ripercorsi i passaggi che in meno di 40 giorni hanno creato dapprima apprensione e allarme per poi arrivare ad una definitiva soluzione.
A fine agosto si è verificata una improvvisa assenza della specialista oncologa in servizio a Sansepolcro. Nell’immediato, per non interrompere le cure ai pazienti, l’unica soluzione possibile e sicura era quella del quotidiano trasferimento ad Arezzo (provvedimento che ha riguardato 10 persone). Dopo due settimane l’impegno diretto del direttore dell’oncologia Sergio Bracarda e del direttore della radioterapia Pietro Ponticelli, con l’ausilio di un medico oncologo proveniente dalla Fratta e della partecipazione anche della unità operativa di Medicina di Sansepolcro diretta da Rossella Nassi, aveva permesso di chiudere questa fase del trasferimento ad Arezzo, garantendo in loco le necessarie cure e visite. Superando infine grossi ostacoli si è arrivati ad individuare una professionista di Siena che fra pochi giorni prenderà servizio per tornare a garantire il servizio nella sua regolarità.
“Anche in questa vicenda – ha spiegato il direttore sanitario della Asl Branka Vujovic – è scattato il principio della “rete” aziendale, che di fronte ad ogni problema, piccolo e grande, può intervenire. Un concetto di solidarietà operativa e un obiettivo per noi irrinunciabile: garantire il livello qualitativo della risposta”.

Nel dibattito sono intervenuti il sindaco di Anghiari Laferla, il vicesindaco di Pieve S. Stefano Marcelli, il presidente dell’unione dei comuni Minozzi. Tutti per evidenziare, pur nella fiducia per l’azione della Asl, la loro difficoltà a dare risposte a cittadini che sono in una particolare condizione della loro vita, e per i quali ogni cambiamento diventa difficile da comprendere e digerire.
Ha risposto a loro Sergio Bracarda: “E’ bene sapere che dietro il medico che in un reparto o in un dh oncologico fa le visite e definisce poi le cure, c’è un grande lavoro, complesso e difficile messo in atto da un team multidisciplinare. Abbiamo in corso ben 40 protocolli di ricerca con l’utilizzo di molecole innovative, che consentono ai pazienti di avere cure all’avanguardia per tumori specifici, dei quali ormai ne sono classificati migliaia diversi fra loro. La forza della nostra azione è proprio nel mantenere altissimo il livello di ricerca scientifica, che poi si traduce nelle cure quotidiane somministrate a questi pazienti per i quali, medici ed infermieri all’unisono, adottiamo rapporti di relazione e comunicazione particolari e adeguati al caso. E devo dare atto a questa Azienda – ha concluso Bracarda – che pur nelle difficoltà economiche a tutti ben note, a me non è mai arrivata la richiesta di risparmiare e fare compromessi sulla qualità: garantiamo davvero il meglio e lo riconosce la comunità scientifica italiana e internazionale”.

Superata la questione oncologia, sindaci e azienda si sono riproposti di dar vita a incontri cadenzati e permanenti per un continuo scambio di informazioni e per una lettura attenta della applicazione dei piani sanitari ad iniziare dal Patto Territoriale che anche in questa vallata rappresenta una garanzia, ad iniziare dalla permanenza in attività dell’ospedale per il quale si temevano provvedimenti fortemente riduttivi che invece non ci saranno.