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Influenza: appello premio Nobel, migliorare comunicazione in pandemie

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Milano, 23 ago. (Adnkronos Salute) – "C'è un problema generale con la comunicazione scientifica e lottiamo per superarlo. Internet fa un gran lavoro nel dare informazioni, ma spesso crea anche confusione. E uno sforzo particolare va fatto sul fronte delle pandemie". L'appello arriva da Peter C. Doherty, vincitore nel 1996 del premio Nobel per la Medicina insieme allo svizzero Rolf M. Zinkernagel, in occasione del VX Congresso internazionale di immunologia che si tiene in questi giorni a Milano. Il problema denunciato da Doherty è molto sentito dalla comunità scientifica internazionale. Proprio per questo la Commissione europea sta finanziando 'Tell Me', un progetto della durata di 3 anni, che si pone tra gli obbiettivi quello di realizzare un software che 'prevede' come si diffondono i virus. Tell Me è coordinato dall'italiano Emilio Mordini, fondatore e direttore del Centro per la scienza, società e la cittadinanza (Cssc) con sede a Roma. Il software, a cui stanno lavorando gli scienziati inglesi del Centre for Research in Social Simulation (Cress), terrà conto di numerose variabili che possono aiutare a capire le dinamiche della diffusione del virus. "Ad esempio – spiega all'Adnkronos Salute Jennifer Badham, una delle ricercatrici che sta sviluppando il modello computerizzato – il software, analizzando i dati raccolti dai social media come Facebook e Twitter, sarà in grado di predire il contagio in una certa area geografica, in base a quante volte le persone si lavano le mani, o a quanto percepiscono elevato il rischio di ammalarsi". Gli stessi social media, segnala la scienziata, possono influenzare il comportamento delle persone. "Se c?è una pandemia, ci sarà grande risonanza mediatica, e la notizia verrà diffusa molto velocemente con possibili risultati drammatici", avverte Doherty.L'uscita del software è prevista per gennaio 2015. "Lo scopo è quello di fornire alle strutture governative maggiori informazioni per migliorare la comunicazione in caso di pandemia", aggiunge Badham, e questo è anche l'obbiettivo di Tell Me, progetto al termine del quale sarà stato realizzato anche un kit di comunicazione. Ad oggi, il primo consiglio dato dagli esperti sembra essere uno dei più antichi: "Per non essere infettati da un virus in caso di pandemia, la cosa migliore è sempre lavarsi bene le mani", conclude il Nobel per la Medicina.

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