Home Nazionale Isfol, da esperienze territorio buone prassi per ‘Garanzia Giovani’

Isfol, da esperienze territorio buone prassi per ‘Garanzia Giovani’

0

Roma, 4 dic. (Labitalia) – All'indomani della presentazione a Bruxelles del piano di attuazione italiano della Garanzia per i giovani si è svolto oggi in Isfol il seminario della struttura di missione 'Garanzia per i giovani. Il contributo dell'orientamento e della formazione. Il valore delle esperienze territoriali'. Moderato da Pier Antonio Varesi, presidente dell'Isfol, il seminario ha visto l'apertura del sottosegretario al Lavoro Carlo Dell'Aringa: "Se non spendi i soldi per le cose che non funzionano continueranno a non funzionare – ha detto – il nostro Paese è particolarmente adatto a sviluppare in questo campo una buona sinergia tra pubblico e privato, ma se abbiamo un gran bisogno dell'intervento qualificato dei privati occorre anche mettere in condizione le strutture pubbliche di svolgere al meglio i propri compiti".A pochi giorni dalla presentazione a Bruxelles del piano di attuazione italiano della Youth Guarantee, l'incontro è ruotato intorno alla presentazione di un'ampia serie di buone prassi di orientamento e formazione realizzate a livello locale. "Si tratta di alcune delle migliori esperienze messe in atto nei territori – ha detto Pier Antonio Varesi, presidente dell'Isfol e direttamente coinvolto nella struttura di missione – che possono essere trasformate in un patrimonio per l'intero paese, dando corpo e sostanza alla 'Garanzia Giovani'". Su questa stessa lunghezza d'onda Gianfranco Simoncini, coordinatore Lavoro e Formazione della Conferenza delle Regioni, ha sottolineato come la Garanzia Giovani favorisca "una visione comune che faccia tesoro delle diverse esperienze territoriali, partendo da ciò che si è fatto finora e preveda anche meccanismi di premialità legati ai risultati raggiunti e agli investimenti aggiuntivi da parte delle Regioni". Sullo sfondo rimane la questione del rilancio dei servizi per l'impiego e del ruolo svolto su questo fronte dalle Province. "Occorre un rafforzamento strutturale dei servizi pubblici – ha affermato Carlo Chiama, in rappresentanza dell'Unione province italiane – senza dimenticare che vi sono molte realtà di grande valore, nonostante la difficoltà in cui versano molti Centri per l'Impiego". La necessità di raccordare in un quadro unitario le varie esperienze locali è stata inoltre evidenziata da Paolo Pennesi, segretario generale del ministero del Lavoro. Mentre Daniele Fano, dapo segreteria tecnica del ministro Giovannini, ha messo in luce i tre aspetti principali che rendono particolarmente innovativo il programma Garanzia Giovani: innazitutto perché nasce dalla diretta volontà del Parlamento europeo; poi in quanto mette a disposizione soldi che andranno direttamente a vantaggio delle persone; infine per la valenza anticiclica delle iniziative proposte.A descrivere nei dettagli il programma è stato Salvatore Pirrone, direttore generale del ministero del Lavoro per le Politiche attive e passive, ricordando come il piano appena presentato vada ora delineato nei dettagli operativi. Le risorse finanzie a disposizione dovrebbero ammontare a circa 1,5 miliardi di euro per il 2014-15, se verrà confermato un cofinanziamento nazionale del 40%.