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L’edizione del 45esimo anniversario si conclude con quadri importanti e molti turisti

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L’edizione del 45esimo anniversario si conclude con quadri importanti e molti turisti

L’edizione del 45^ anniversario della Fiera si conclude positivamente. Anche il meteo – alla fine – ha ‘graziato’ la manifestazione, nonostante le avverse previsioni della vigradioilia.
Così, dopo le significative presenze di ieri, anche oggi le vie del centro cittadine, interessate alla manifestazione, hanno visto un eccellente afflusso di visitatori, tra cui moltissimi stranieri, in prevalenza tedeschi ed inglesi. E anche una nutrita comitiva di giapponesi si è piacevolmente ‘dispersa’ nelle vie del centro storico.

Non è mancata una proposta artistica assai ricca: un raffinato quanto raro quadro di Raffaello Sordi (1844-1931), raffigurante Filatrice con bambina, un Paesaggio dell’Ardenza di Gino Romiti (1881-1967), allievo livornese di Giovanni Fattori e grande amico di Amedeo Modigliani, una Natura morta di Giovanni Lomi (1889-1969), anch’egli livornese e conosciuto come il pittore-baritono perché affiancò all’attività pittorica quella lirica che lo portò a cantare nei maggiori teatri italiani.
Infine una bella Marina di Renuccio Renucci (1880-1947), fondatore nel 1920, assieme a Romiti e ad altri pittori, del Gruppo Labronico impegnato a valorizzare la pittura livornese, già conosciuta e apprezzata grazie al movimento dei Macchiaioli.
Proposti anche oggetti secenteschi, come una coppa di alari, un battente forgiato di fattura francese ed uno analogo di fattura spagnola.

“Una commovente edizione quella dell’anniversario – commenta il presidente Paolo Nicchi – perché si sono incontrate persone che erano presenti alla prima edizione nel 1968 e in quelle successive, ormai di tanti anni fa, e gli espositori più giovani, alcuni neanche nati all’epoca. Un incontro commovente il loro, che vale più di tante parole”.
Un’edizione anche ricca artisticamente – prosegue Nicchi – in linea con i precedenti appuntamenti mensili in cui è assolutamente evidente l’impegno degli espositori a proporre ogni volta oggetti di qualità e di indubbio interesse storico, capace di raccontare al pubblico della Fiera uno spaccato del nostro passato, qualche volta più lontano altre più vicino. Una qualità apprezzata anche dai numerosissimi turisti che in questi due giorni di Fiera hanno visitato la manifestazione, soffermandosi tra i vari banchi, e che conferma il ruolo trainante dell’Antiquaria nella promozione turistica della città di Arezzo”.