Home Attualità Economia L’Istruzione in valdarno

L’Istruzione in valdarno

0
L’Istruzione in valdarno

La Conferenza dell’Istruzione della zona Valdarno rende noti i dati che riguardano i promossi, con giudizio sospeso, o bocciati dell’anno scolastico appena terminato, sia per quanto riguarda le medie inferiori che gli istituti superiori di tutto il comprensorio. Si tratta di dati che inducono a qualche riflessione, considerando che comunque il Valdarno è un’area non ritenuta fortemente a rischio per il grado di scolarizzazione e la frequenza dei nostri ragazzi della scuola. I dati sono stati presentati dal Presidente della Conferenza Zonale per l’Istruzione del Valdarno Giovanni Rossi, e forniscono un quadro delle difficoltà che il mondo scolastico in particolare, ma principalmente il mondo giovanile sta vivendo in questi anni. Veniamo dunque alla loro analisi, partendo dalla scuola media inferiore dove in Valdarno su 2519 studenti 77 non sono stati ammessi alla classe successiva o all’esame di terza media con una percentuale del 2% (lo scorso anno su una popolazione di 2492 studenti i bocciati lo scorso anno sono stati 74). Su 2519 studenti 384 sono cittadini stranieri pari al 15% della popolazione scolastica delle medie inferiori. Lo scorso anno erano 356 stranieri pari al 14%. Un dato interessante riguarda i bocciati tra i quali il 46% è formato da cittadini stranieri.
Ecco ora l’analisi dei dati della scuola media superiore specificando che in questo caso viene preso in esame sia il Valdarno Aretino che Fiorentino.
La popolazione scolastica in questo caso è di 4.439 studenti (lo scorso anno erano 4.496 con una diminuzione di 57 unità rispetto al 2012) e gli studenti stranieri in totale sono 447 (pari quasi al 10% della popolazione scolastica). Venendo ai bocciati il totale è di 344 così ripartiti: 314 non sono stati ammessi alla classe successiva, 22 non sono stati ammessi all’esame di maturità (nel 2012 erano 30), 8 sono stati respinti all’esame di maturità (nel 2012 5). Tra questi il 22% è composto da cittadini stranieri. 130 studenti si sono ritirati durante l’anno scolastico (nel 2012 127) e tra questi il 33% è composto da studenti stranieri; 87 ragazzi sono stati bocciati a causa di assenze ingiustificate (nel 2012 120) . In totale i bocciati o comunque coloro che hanno bloccato gli studi sono 561 (13% della popolazione scolastica). 954 sono invece gli studenti con il giudizio sospeso (21%) che devono fare l’esame a settembre (un dato in costante aumento se si pensa che nel 2012 erano 837) e tra questi il 15% è cittadino straniero.
Un altro dato significativo riguarda i giovani studenti che si trovano costretti ad affrontare situazione di forte disagio. Nel Valdarno ci sono 352 studenti che usufruiscono della legge 104 che prevede l’insegnante di sostegno di cui 105 alle scuole medie superiori (il 2% della popolazione scolastica) e 247 iscritti agli istituti comprensivi. Con DSA abbiamo 384 alunni di cui 256 agli istituti comprensivi e 127 alle scuole medie superiori (3% della popolazione scolastica). Nel Valdarno abbiamo dunque 736 studenti con forte disagio. “La prima osservazione che emerge prende spunto proprio dai dati sul disagio scolastico che il nostro territorio si trova a vivere nel mondo della scuola – spiega il Presidente della Conferenza Zonale per l’Istruzione Giovanni Rossi – tra l’altro in un momento in cui si vive una situazione di precarietà per la mancanza di dirigenti scolastici in molti istituti nel Valdarno a seguito di pensionamenti, trasferimenti e congelamento del concorso regionale. Il numero delle classi sempre più numerose, i tagli continui alla scuola, la stessa precarietà della figura dell’insegnante di sostegno, sono tra problemi maggiori che si trova costretto ad affrontare il Valdarno. La conferenza zonale per l’istruzione è fortemente preoccupata per quanto sta accadendo alla scuola nel nostro territorio e le scelte fatte rischiano di far aumentare nei prossimi anni disagio già oggi avvertito nelle scuole superiori, che rischia di produrre una diminuzione del tasso di scolarizzazione del nostro territorio. Si deve essere consapevoli che oggi la scuola vive una vera e propria emergenza come accade nel mondo del lavoro e della sanità.