Home Nazionale La mobilità ‘nuova’ manifesta a Milano

La mobilità ‘nuova’ manifesta a Milano

0

Milano, 12 apr. – (Adnkronos) – Una 'Critical mass a piedi' composta da ciclisti, pedoni e pendolari partirà da Piazza Duca d'Aosta, a Milano, il 4 maggio, per poi sfilare lungo le strade della città "secondo le modalità della massa critica che si riappropria dello spazio urbano occupato dalle automobili cambiandone la destinazione. Per quella finestra di tempo useremo lo spazio come ci piacerebbe poterlo usare sempre". Così Simone Dini di Rete Mobilità Nuova racconta all'Adnkronos come la Rete sta organizzando la manifestazione che sancirà il suo lancio ufficiale, anticipando che "ci piacerebbe molto avere la partecipazione dei mezzi pubblici all'interno del corteo. Ci stiamo lavorando". La manifestazione milanese per la Mobilità Nuova chiama a raccolta tutti i soggetti che chiedono di cambiare il modello di mobilità vigente. Tra gli obiettivi, lanciare la raccolta firme per una proposta di legge di iniziativa popolare che vincoli i fondi pubblici del Paese a una mobilità collettiva, disincentivando i finanzamenti che finora sono stati prioritariamente indirizzati alla costruzione di nuove autostrade e ai treni ad alta velocità. Su ogni 100 euro spesi in infrastrutture per la mobilità – calcola la Rete Mobilità Nuova – il 75% finisce in Tav e autostrade, che assorbono solo il 3% degli spostamenti degli italiani mentre il 70% degli spostamenti avviene nelle aree urbane o metropolitane ma prende solo il 25% dei finanziamenti insomma, tutto finisce nella mobilità a lungo raggio, mentre diminuiscono ogni anno i soldi per la mobilità alternativa. Insomma, mentre "la mobilità vecchia sposta le persone per muovere i soldi, la mobilità nuova vuole spostare i soldi per muovere le persone". Alla manifestazione "ci aspettiamo grande partecipazione", aggiunge Dini, anche se non vuole sparare numeri. Lui che vive a Milano da 10 anni, crede che "i milanesi siano molto sensibili sul tema della mobilità. Meno reattive sono le risposte che le amministrazioni danno alla domanda crescente di mobilità nuova". D'altra parte, "girare in macchina a Milano è un suicidio, sia per i costi sia per la salute, e i milanesi ne sono sempre più convinti. Il problema però è che bisogna creare un'alternativa integrata che renda realmente percorribile una vita senza auto o che ne mnimizzi l'utilizzo". "Ci vuole – spiega – un sistema che funzioni e che coinvolga tutta la regione, dai treni al car sharing, dagli autobus alla metropolitana. Taxi compresi, perché se il traffico automobilistico incontrasse le giuste limitazioni, che ogni amministrazione avveduta dovrebbe adottare, anche la domanda di taxi aumenterebbe. Serve un sistema integrato di trasporto a prova di bambino, sicuro, efficiente e rapido. L'ostacolo è uno solo: l'uso e l'abuso dell'automobile privata".

Articlolo scritto da: Adnkronos