Home Nazionale Lavoro: Cofferati, dati purtroppo attesi, la crisi non è finita

Lavoro: Cofferati, dati purtroppo attesi, la crisi non è finita

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Roma, 1 ott. (Labitalia) – "Purtroppo, non c'è nulla di sorprendente nei dati diffusi dall'Istat. L'aumento della disoccupazione complessiva, e giovanile in particolare, erano attesi. Al di là del facile ottimismo usato da alcuni commentatori nelle scorse settimane, la crisi non è finita e non si possono scambiare alcuni piccoli segnali in settori circoscritti come la fine della recessione". Così Sergio Cofferati, europarlamentare del Pd e già segretario generale della Cgil, parla con Labitalia della fotografia scattata dall'Istat sulla disoccupazione. "Quello che manca all'Italia -prosegue Cofferati- è una vera politica di sviluppo, obiettivo che anche l'Europa non si è data. Entrambe sono rimaste prigioniere dell'idea che il rigore possa essere sufficiente a innescare la crescita. Così non è -ribadisce l'ex leader Cgil- ed è necessaria invece una politica keynesiana con investimenti, vanno reperite le risorse necessarie per intervenire sulla ricchezza e sulle transazioni finanziarie, per rovesciare questa tendenza"."Una condizione difficile come quella che fotografano i dati Istat conferma che l'Italia ha bisogno di un quadro politico stabile che non può essere dato da soluzioni abborracciate, da una finta fiducia o da un governo improvvisato"., spiega Cofferati. "Qualunque sia il quadro politico che si realizzerà dopo questa nostra insensata crisi politica -spiega Cofferati- lo sviluppo dovrà essere considerato come la priorità assoluta e non essere usato solo come argomento in campagna elettorale", conclude.