Roma, 6 mag. (Labitalia) – Pioggia, grandine e anche tornado: questa primavera del 2013 non dà tregua ai campi e alle colture, e gli eventi climatici dell'ultimo fine settimana hanno già causato la perdita di un 10% della produzione vitivincola, di quella della frutta, del pomodoro e anche di colture come bietola e mais. "Come Coldiretti -dice a Labitalia Rolando Manfredini, responsabile Qualità dell'associazione – stiamo facendo i rilievi dei danni causati dal maltempo: le zone più colpite sono al Nord, ma si rilevano problemi e difficoltà anche al Centro e al Sud".A danneggiare in particolar modo le colture è stata la grandine "in Emilia caduta con chicchi grossi come uova", racconta Manfredini, che del disastro metereologico è stato testimone diretto perché nei giorni scorsi si trovava a Castelfranco, dove la sua macchina è stata pesantemente danneggiata."La grandine ha distrutto le colture da un punto di vista meccanico, soprattutto la frutta che in questo momento vive la fase di allegagione (fase iniziale dello sviluppo dei frutti successiva alla fioritura, ndr). Peschi, peri e viti sono stati molto colpiti", spiega Manfredini. Non solo. Come spiega l'esperto della Coldiretti, questo è anche il momento in cui si seminano o si stanno per seminare ortaggi e verdure a pieno campo come bietole, mais e soia. "Piogge e allagamenti hanno distrutto i campi appena seminati o impedito o ritardato la semina, con il risultato di una diminuzione del raccolto", avverte Manfredini. Ma almeno una nota positiva, dice Manfredini, c'è. "Tutta questa acqua caduta dal cielo ha scongiurato una siccità estiva: fiumi e laghi sono al massimo. Una garanzia per i prossimi mesi caldi", conclude.