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Mattina (Quanta): lavoro in somministrazione garantisce diritti e tutele

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Roma, 14 ott. (Labitalia) – Diritti e flessibilità, tutele e garanzie. Sono queste le caratteristiche del lavoro in somministrazione, secondo Vincenzo Mattina, vicepresidente di Quanta, società leader nella gestione delle risorse umane e già dirigente della Uil. "Chi passa dalle agenzie per il lavoro -spiega Mattina a Labitalia- non è destinato al precariato in senso stretto. Un lavoro precario è quando si ha l'incertezza temporale ma anche la mancanza di certezza per quanto riguarda le regole. Quindi non si sa -continua- quanto è la retribuzione, non si sa quanto è la contribuzione, i diritti sindacali non ci sono. E questo è il precariato". Per Mattina, invece, nel caso delle "agenzie per il lavoro, abbiamo la certezza retributiva, che è quella tipica dei contratti di lavoro stipulati per i lavoratori che operano a tempo indeterminato, e le contribuzioni sono piene". Inoltre, ricorda Mattina, "c'è l'attività formativa che migliora le competenze delle persone e, migliorando queste, naturalmente cresce il tasso di occupabilità". "E poi le persone non vengono abbandonate a se stesse, per cui, se si conclude una 'missione' di lavoro, e rimangono per un periodo di tempo senza opportunità, hanno comunque una forma di sostegno al reddito", rimarca. E le garanzie del lavoro in somministrazione, aggiunge Mattina, non finiscono qui. "Se i lavoratori -sottolinea- hanno bisogno di un prestito lo possono ottenere, perchè c'è un sistema bilaterale che garantisce quanto ottenuto da una banca o comunque da istituti bancari convenzionati con gli enti bilaterali. E così tutta una serie di promozioni per la maternità, per i primi anni di scuola dei bambini, che aiutano questi lavoratori ad avere una maggiore tranquillità. Quindi -conclude Mattina- il lavoro temporaneo tramite agenzia non va classificato come precario ma come lavoro flessibile".