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Mobilità alternativa: le piste ciclabili in progress

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Mobilità alternativa: le piste ciclabili in progress

E’complessivamente di 5 chilometri e 600 metri il percorso ciclabile che dalla stazione ferroviaria arriva fino alla Chiusa dei Monaci e che poi si ricongiunge al Sentiero della Bonifica.
E’ stata presentata questa mattina dal Sindaco Fanfani insieme agli assessori Dringoli e Bennati e all’assessore della Provincia Perferi. La ‘carovana’ di ciclisti, guidata dalle vigilesse di quartiere e formata da rappresentanti della Fiab e cittadini appassionati di bici e di mobilità alternativa, è partita da Campo di Marte e, dopo una breve pausa in via Calamandrei, ha proseguito il percorso sul Sentiero della Bonifica.
“E’ un’opera di grande qualità e di esempio per tutti i cittadini – ha sottolineato il Sindaco Fanfani, notoriamente ciclista appassionato. La nostra città è all’80% pianeggiante ed è giusto creare le condizioni per poterla fruire con mezzi alternativi”.
“Arezzo non ha niente da invidiare alle altre città quando si parla di cicloturismo – ha proseguito l’assessore provinciale Perferi. Lo dimostra il plauso che la città ha ricevuto dai fruitori di ciclopiste per il Sentiero della Bonifica e dalla richiesta di presentare, il 26 di questo mese, l’esperienza aretina a livello regionale”.
L’assessore Dringoli ha ricordato che questo è “un percorso che si inserisce nelle linee europee del cicloturismo. E’ una struttura permanente che collega le piste cittadine in via della Fiorandola e da qui, con 3 chilometri di percorso, fino alla Chiusa dei Monaci”.
La vicinanza dei vigili di Quartiere ai cittadini è stata sottolineata dall’assessore Bennati: “adesso anche dotate delle bici fornite da Atam”

Il percorso è di tipologia mista: parte dai giardini Campo di Marte (ciclopedonale), percorre via del duomo vecchio (pista bidirezionale riservata su carreggiata), arriva al parco del Pionta (ciclopedonale e promiscuo veicolare all’altezza dell’università). Prosegue poi in via Laschi (corsie monodirezionali riservate su carreggiata), in via Nenni (da via Laschi fino ingresso ospedale ciclopedonale) e da l’ingresso dell’ ospedale fino alla rotatoria della tangenziale con pista in sede propria e pista riservata su marciapiede. Si arriva poi in via Caduti di Cefalonia e Corfù con un percorso ciclopedonale ed una pista in sede propria ed in via della Fiorandola (ciclopedonale). In via Calamandrei il percorso è sia ciclopedonale che su pista riservata sul marciapiede fino alla rotatoria ponte a Chiani sempre con pista riservata su marciapiede.
Lungo il percorso, in particolare nel tratto compreso tra la stazione e la pista di via Calamandrei, in corrispondenza degli incroci o dei punti più importanti, sono stati posizionati 11 cartelli rettangolari di dimensioni 20×100 cm, di colore marrone (tipo segnali turistici) di indicazione per il Sentiero della Bonifica. Cartelli che vanno ad aggiungersi a quelli per la stazione, l'università e l'ospedale già installati sullo stesso tracciato, nel tratto compreso tra la stazione e l'ospedale e che rappresentano il primo intervento ad Arezzo di segnaletica verticale di indirizzamento per itinerari ciclabili urbani.

I prossimi interventi, già individuati nel Protocollo firmato con la Provincia per il raccordo fra la rete ciclabile cittadina e gli itinerari ciclopedonali extraurbani, riguarderanno il collegamento della ciclopista dell’Arno con il Sentiero della Bonifica. Sono 8 chilometri che dal punto di arrivo del percorso cittadino di via Calamandrei a Chiani, si collegheranno con la ciclopista dell’Arno che poi, con il progetto dell’unione dei Comuni del Casentino, arriverà in Casentino.
Il progetto prevede, dopo l’attraversamento della Chiusa dei Monaci, un tratto di ciclopista che costeggia uno dei canali diversori del Canale Maestro della Chiana fino al viadotto di Pratantico ed il superamento dello stesso. La pista poi andrà a collegare l’abitato di Pratantico con quello di Indicatore (tratto già in fase avanzata di progettazione ed in attesa di finanziamento Regionale) per poi proseguire in ambito extraurbano verso la località Tabarrino. Da qui il collegamento al tracciato della ciclopista dell’Arno, a Ponte Buriano, verrà reso possibile dalla realizzazione di una passerella sul Canale Maestro della Chiana in località ex Cerace (anche questo già in fase di progettazione ed in attesa di finanziamento Regionale).
La realizzazione di questo ulteriore percorso consentirà anche di rendere maggiormente accessibili due grandi opere ingegneristiche di valenza storica quali la Chiusa dei Monaci ed il viadotto di Pratantico.