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È morto Giovanni D’Ascenzi, Vescovo emerito della diocesi

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È morto Giovanni D’Ascenzi, Vescovo emerito della diocesi
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Martedì 26 febbraio è morto monsignor Giovanni D’Ascenzi, Vescovo emerito della diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro.
La salma giungerà in Cattedrale mercoledì 27 alle 12; giovedì 28 alle 10 sarà celebrato il funerale.
Monsignor Giovanni D’Ascenzi nasce il 6 gennaio del 1920 a Valentano in provincia di Viterbo, in una famiglia di umili origini e di salde tradizioni cattoliche. Viene ordinato presbitero nel corso della Seconda Guerra Mondiale, il 19 giugno del 1943, nella Cattedrale di Montefiascone (Vt), sua diocesi di origine.
Laureatosi nel 1950 in teologia presso la Facoltà teologica della Pontificia Università Gregoriana, diviene docente di sociologia rurale presso l'Università Cattolica di Piacenza e alla Pontificia Università Urbaniana di Roma.
Nel 1952 il Papa lo nomina monsignore e da quell’anno e fino al 1975 è consigliere ecclesiastico nazionale della Coltivatori Diretti. Pubblica numerosi studi e articoli sulla dottrina della Chiesa e il mondo rurale. Per incarico della Santa Sede, in quegli anni svolge un’intensa attività internazionale per promuovere il coordinamento delle varie associazioni cattoliche nazionali di coltivatori.
Partecipa come Perito di nomina pontificia al Concilio ecumenico Vaticano II, contribuendo alla stesura di una parte della costituzione Gaudium et spes.
Il 7 dicembre 1975 viene consacrato Vescovo della diocesi di Pitigliano-Sovana-Orbetello a Roma, nella chiesa San Gregorio VII dal cardinale Sebastiano Baggio. Ricopre questo incarico fino all’11 aprile del 1983, quando viene trasferito alle sedi di Arezzo, Cortona e Sansepolcro, al tempo unite in persona episcopi. Con il riordino delle diocesi italiane, il 30 settembre del 1986 nasce ufficialmente anche la nuova diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, di cui diverrà primo Vescovo.
Il suo episcopato in terra aretina si caratterizza per la grande attenzione alla promozione delle vocazioni sacerdotali e per la promozione di importanti convegni diocesani su vari temi di attualità. Si trova ad affrontare il complesso passaggio dalle tre vecchie diocesi alla nuova, provvedendo a darle un'adeguata fisionomia istituzionale. Costituisce l'Istituto Diocesano per il Sostentamento del Clero, le Zone Pastorali, riorganizza i Vicariati e le parrocchie, portandole da oltre 350 alle attuali 246, costituisce nuovi organismi di partecipazione. Molto attivo in ambito culturale, promuove numerosi restauri che portano al recupero di una ricca parte del patrimonio artistico della Chiesa locale e fa costruire il Centro pastorale “Madonna del Conforto” a San Leo di Arezzo.
Nel corso del suo episcopato, memorabili sono le visite di Giovanni Paolo II nel 1993 ad Arezzo e Cortona, e a La Verna e Camaldoli, e la Peregrinatio Mariae svoltasi nel 1995-1996 nelle parrocchie più popolose, per celebrare il secondo centenario della Madonna del Conforto.
Le sue dimissioni per raggiunti limiti di età vengono accettate dal Sommo Pontefice l'8 giugno 1996; in quella data viene nominato Amministratore apostolico della sede, incarico assolto fino al 7 agosto successivo, Solennità di san Donato.
Ritorna quindi al paese natale, ma a causa delle deteriorate condizioni fisiche, trascorre gli ultimi anni nella casa di riposo “Santa Maria Maddalena” a Dreini di Gargonza (Monte San Savino), da lui ampliata e ristrutturata.
Vi è deceduto alle 4.45 del 26 febbraio.

Arezzo, 26 febbraio 2013

L’Ufficio Stampa
della diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro