Roma, 5 apr. – (Adnkronos) – La concentrazione di Co2 nell'atmosfera continuerà ad aumentare determinando un incremento di 2°C nel 2052, rispetto alla temperatura media pre-industriale, e le temperature raggiungeranno +2,8°C nel 2080, un livello che potrebbe innescare un cambiamento climatico auto-rinforzante. E intanto il numero dei poveri nel 2052 potrebbe raggiungere quota 3 miliardi. Se l'umanità continua il suo percorso di consumo eccessivo delle risorse con una visione a breve termine potrebbe non sopravvivere. Perché mentre il processo di adattamento dell'umanità ai limiti del pianeta è già iniziato, la risposta umana potrebbe essere troppo lenta per fermare il declino. E' quanto afferma il nuovo libro di Jørgen Randers, ''2052: Scenari globali per i prossimi quarant'anni'', la cui edizione italiana è stata presentata oggi a Roma dall'autore insieme al Wwf e al Club di Roma-Fondazione Aurelio Peccei, poco più di 40 anni dopo lo storico volume ''I limiti dello sviluppo'', primo rapporto del Club di Roma di cui Randers è stato co-autore, che nel 1972 ha messo per la prima volta in discussione il mito della crescita continua. Attraverso una ricerca che si avvale dei contributi di oltre 30 studiosi internazionali, scienziati, economisti ed esperti di previsione del mondo imprenditoriale e della sostenibilità, il nuovo Rapporto ''2052'', pubblicato in Italia per Edizioni Ambiente a cura del direttore scientifico del Wwf Gianfranco Bologna, Randers traccia previsioni per i prossimi 40 anni, e non sono positive. La popolazione mondiale raggiungerà il picco nel 2042 toccando gli 8,1 miliardi a causa del calo della fertilità nelle aree urbane ma il Pil globale crescerà molto più lentamente del previsto a causa della crescita più lenta della produttività nelle economie mature. Le attuali economie globali dominanti, in particolare gli Stati Uniti, ristagneranno, mentre quelle di Brasile, Russia, India, Sud Africa e delle dieci principali economie emergenti (definiti ''Brise'' nel Rapporto) progrediranno. La Cina rappresenterà un esempio di successo grazie alla sua capacità di agire. Secondo il rapporto, la causa principale dei problemi futuri è il modello politico ed economico predominante eccessivamente focalizzato sul breve termine. "Abbiamo bisogno di un sistema di governance che abbia una visione più a lungo termine – spiega Randers – E' improbabile che i governi approvino le leggi necessarie per costringere i mercati a destinare più fondi in soluzioni rispettose del clima e non si deve credere che i mercati lavorino per il bene del genere umano. Viviamo in un modo che non potrà essere portato avanti dalle generazioni future senza importanti cambiamenti. L'umanità ha sfruttato le risorse della terra e, in alcuni casi, vedremo il collasso prima del 2052. Emettiamo, ogni anno, il doppio dei gas serra di quanto possa essere assorbito dalle foreste nel mondo e dagli oceani." Il lancio dell'edizione italiana è stato organizzato da Wwf, dal Club di Roma e dalla Fondazione Aurelio Peccei che lo rappresenta in Italia, think-tank internazionale che da oltre 40 anni stimola il dibattito sulla sostenibilità promuovendo soluzioni per un pianeta più felice, resiliente e sostenibile, in collaborazione con UniCredit, che dal 2008 ha avviato con Wwf un percorso congiunto per rafforzare il proprio impegno sulla sostenibilità ambientale, in particolare sul tema dei cambiamenti climatici, e promuovere gli investimenti verso tecnologie innovative come le energie rinnovabili.
Articlolo scritto da: Adnkronos