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Nuove regole per Acconciatori ed Estetiste

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Nuove regole per Acconciatori ed Estetiste

Acconciatori, è il momento delle nuove regole. E’ infatti entrata in vigore la Legge Regionale che disciplina l'attività in Toscana. Si passa al nuovo regime introdotto dalla legge nazionale del 2005 che ha finora convissuto con la vecchia normativa del 1963.

Chi è in possesso della qualifica di acconciatore o di parrucchiere assume di diritto la qualifica definitiva di acconciatore. I dipendenti, soci e collaboratori, che al 15 settembre 2012 non hanno ritirato presso la Camera di Commercio l'attestato di qualifica, ma hanno alla medesima data maturato una esperienza lavorativa presso un’impresa di acconciatura di almeno 3 anni o completato il percorso di apprendistato, dovranno sostenere un esame teorico-pratico.

Un’altra novità è il disco verde all’utilizzo di laser estetico e luce pulsata. Dopo un dibattito durato due anni il Consiglio Regionale ha approvato la modifica alla legge che limitava l’utilizzo di queste strumenti elettronici per finalità e trattamenti estetici nei saloni e centri benessere. Si chiude una fase di discriminazione che ha penalizzato la realtà toscana rispetto ad altre regioni. Per l’uso di alcuni macchinari si dovranno seguire corsi professionali.

“Siamo soddisfatti delle novità introdotte dalla Regione Toscana – commenta Luca Bichi, Presidente di CNA Benessere. Sono state cancellate alcune rigidità che erano presenti nel primo testo di legge che ci era stato sottoposto e che avevano registrato la forte contrarietà della categoria. La semplificazione burocratica è un dovere costante della pubblica amministrazione ma lo è tanto più oggi che la crisi economica continua a manifestare i suoi pericolosi effetti. Tra la fine del 2012 e il giugno 2013, nella provincia di Arezzo abbiamo registrato la perdita di quasi un centinaio di posti di lavoro: da 2012 a 1931 addetti, che in percentuale significa un meno 4%. E questo a fronte di una sostanziale stabilità del numero delle imprese che ad oggi risultano 971: segno che la nostra categoria tenta di resistere in ogni modo al calo di lavoro che si registra. E quella di Arezzo appare una situazione particolarmente grave: il nostro meno 4% corrisponde al meno 3,1% della Toscana e al meno 2,7% del paese”.