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Perferi – Difesa del suolo: ‘Non siamo messi in condizione di investire’

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Perferi – Difesa del suolo: ‘Non siamo messi in condizione di investire’

Quello del 21 ottobre è stato un evento eccezionale, ma non c'è dubbio che gli enti locali non siano messi in condizione di operare per evitare situazioni di questo tipo. E' questo il messaggio che l'Assessore provinciale alla difesa del suolo Antonio Perferi ha lanciato questa mattina in una conferenza stampa nella quale ha fatto il punto sugli interventi compiuti e, soprattutto, su quelli che si potrebbero compiere se non ci fossero vincoli di varia natura. Non a caso, la conferenza si è aperta con un video realizzato lunedì 21 ottobre alla cassa di espansione di Ambra, che ha trattenuto circa 400.000 metri cubi di acqua rilasciando a valle solo quantità compatibili con la rete idrografica. “Questa è la dimostrazione che, al di là dell'indubbia eccezionalità degli eventi atmosferici, si potrebbero realizzare interventi efficaci -, ha affermato l'Assessore Perferi. Siamo in presenza di una situazione nella quale abbiamo delle risorse, e cito ad esempio i circa dieci milioni di euro che siamo pronti a spendere immediatamente, ma i tempi si allungano a causa di una legislazione che ci costringe a mesi, per non dire anni, di procedure prima di poter appaltare i lavori. Basti pensare che solo per intervenire su un argine mediamente passano 24 mesi per le necessarie autorizzazioni, mentre per le casse di espansione abbiamo l'esempio del torrente Lusignana, nel Comune di Bucine, dove 800.000 euro già stanziati sono fermi da cinque anni a causa prima dei tempi degli espropri e poi del patto di stabilità. Quello che ritengo necessario, senza parlare di leggi speciali che richiamano alla mente altre cose, è quanto meno una legge obiettivo che metta in condizione gli enti di operare accelerando i tempi. Faccio quindi un appello anche ai parlamentari aretini, perché di questa questione non ci si può occupare solo quando siamo in emergenza. Una battuta poi consentitemi di farla anche sugli stanziamenti a livello nazionale: nella Legge di stabilità all'esame del Parlamento ci sono 30 milioni per tutto il territorio nazionale. Pensando che solo in provincia di Arezzo abbiamo interventi fermi per 10 milioni e altri 15 milioni di opere strutturali già progettate mi chiedo se siamo su Scherzi a Parte”, ha concluso Perferi. L'ingegner Leandro Radicchi, responsabile del servizio difesa del suolo della Provincia, ha poi elencato tutti gli interventi programmati e, per vari motivi, bloccati e non ancora eseguiti. Molti di questi interventi riguardano il Comune di Arezzo perché, come ha affermato Radicci, “gli argini di città devono essere integri e, se necessario, ricostruiti”. L'Assessore Perferi, anche a nome del Presidente Vasai, ha poi ringraziato i tecnici della Provincia, della protezione civile e i volontari che sono al lavoro incessantemente da lunedì. Proprio a causa di questo impegno, la RSU della Provincia ha rinviato al 4 novembre l'assemblea e la manifestazione in programma per domani mattina.