Il cineforum dedicato ad “Affari e politica nell’Italia del secondo Dopoguerra”, organizzato dalla Società storica aretina in collaborazione con il Circolo artistico, si conclude venerdì 1 marzo, alle ore 21,30, con la proiezione del film “Romanzo criminale” di Michele Placido (2005). Il cineforum si propone di mettere in evidenza e di denunciare all’opinione pubblica la collusione di interessi che talvolta si determina fra il mondo degli affari e il mondo della politica e il labile confine che talvolta li separa dalla malavita organizzata, a detrimento della credibilità delle istituzioni.
Quindici anni di storia italiana (1977-1992), che hanno al centro una banda di malavitosi romani, le cui azioni criminali si intrecciano con terrorismo politico, cultura mafiosa, poteri deviati dello Stato. Tratto dal libro omonimo di Giancarlo De Cataldo, “Romanzo criminale” è considerato il miglior film italiano del genere gangster dei primi anni Duemila e il più riuscito di Placido regista, non a caso ex poliziotto. Ritmo alacre; sapiente scansione drammaturgica; un formidabile cast di attori; un’efficace e addomesticata lingua romanesca; una fotografia caravaggesca. Non ha torto chi ne indica il modello in “Quei bravi ragazzi” di Martin Scorsese. Si può contestarne l’infedeltà storica (la vicenda è ispirata a quella della banda della Magliana), ma non la volontà di dare un’interpretazione crudele e rischiosa di questa epopea criminale.
Nel cast troviamo i nomi di Pierfrancesco Favino, Kim Rossi Stuart, Claudio Santamaria, Riccardo Scamarcio, Stefano Accorsi, Anna Mouglalis, Jasmine Trinca.
Curato da Ermanno Alpini, esperto e studioso di cinema, il ciclo si articola in quattro proiezioni in programma a venerdì alternati, nel teatrino del Circolo artistico, con entrata da via de’ Redi numero 12. L’ingresso è gratuito e libera la partecipazione al dibattito conclusivo.
Il cineforum riprenderà in autunno con un nuovo ciclo di proiezioni.