Un esordio molto ben acclamato, quello di Amanda Coe, in Gran Bretagna. Sebbene sia il suo primo libro, la scrittrice inglese ha lavorato come sceneggiatrice per la Bbc e Channel 4.
Vive a Londra con marito e figli.
Il suo stile è provocatorio, non facile da leggere.
La storia si svolge nell'Inghilterra degli anni Settanta.
Le protagoniste sono due bambine di dieci anni.
Gemma, la prima (l'unico personaggio che parla in prima persona) è una bambina con una vita comune, con una mamma parrucchiera molto apprensiva e severa. Le più grandi preoccupazioni di Gemma sono comprare dolci e fumetti e fare bella figura a scuola. La sua vita cambierà drasticamente quando sua madre lascerà il marito per andare a vivere con il suo attuale compagno, che dimostra subito troppa attenzione per Gemma.
Pauline, figlia di una prostituta, vive in una casa fatiscente e sudicia, con altri bambini, una nonna disattenta, cerca di colmare la mancanza d'affetto con violenza e aggressività verso i compagni di scuola.
L'unica cosa che le due ragazzine hanno in comune è la passione per Lallie Paluza, una loro coetanea star della tv, che a breve girerà un film nella loro scuola, con la possibilità di scegliere come comparse alcuni fortunati bambini. Pauline e Gemma non stanno nella pelle all'idea di incontrarla, così tentano in tutti i modi di conoscerla anche tramite le audizioni. Da lì svilupperanno un'amicizia altalenante, fatta di alti e bassi. Gemma prova sia attrazione che repulsione per la vita selvaggia e priva di regole di Pauline, mentre Pauline tenta faticosamente di reprimere l'invidia per la vita idilliaca di Gemma.
Tutto questo le porterà a compiere azioni discutibili e fuori controllo, sempre vissute con l'ottica di chi non riesce a comprendere appieno la gravità di alcune azioni.
Alle loro storie famigliari non proprio rosee si alterna la narrazione di alcuni attori e produttori del film della piccola star Lallie, mettendo a nudo il marcio che c'è in un mondo che appare così scintillante e promettente.
Questa storia è ambientata negli anni Settanta, però le sconsideratezze degli adulti nei confronti dei bambini persistono tutt'ora in ogni società.
La mamma di Gemma riesce solo a dettare regole alla figlia, senza parlarci e darle consigli, mentre Pauline se l'è sempre cavata da sola.
La cosa che più colpisce nel romanzo è il menefreghismo della maggior parte della gente, perché nonostante leggi che tutelano maggiormente i diritti all'infanzia e strutture scolastiche migliori, l'indifferenza è il pericolo più grande.
Quello che fanno nel buio è edito da Einaudi collana Supercoralli, 272 pagine, 19 euro.
Articlolo scritto da: Irene Mori