Roma, 9 dic. (Labitalia) – "Questo fine settimana ha consacrato l'avvento alla guida di 3 importanti partiti di una nuova generazione, quella dei quarantenni, che si aggiunge alla figura del presidente del Consiglio. E' una trasformazione importante nel nostro panorama politico, un salto generazionale epocale che accende grandi speranze e crea le premesse per una modernizzazione dell'Italia, quella che non fu completata negli anni Ottanta. A questa generazione va il mio augurio di buon lavoro, insieme all'auspicio che al centro della loro agenda politica ci sia l'occupazione". Così Paolo Reboani, presidente di Italia Lavoro, che prosegue: "Il Paese -ha continuato- ha bisogno di più gente che lavora. Per fare questo, bastano pochi punti nell'agenda. Uno: una politica economica che si basi su una nuova stagione di politica industriale, capace di creare nuovi posti di lavoro; Due: una politica economica che crei valore e ricchezza, anche legando il salario alla produttività, necessari per una nuova politica della distribuzione che affronti il tema dell?ineguaglianza e delle iniquità, secondo il sempre valido slogan 'dei meriti e dei bisogni'. Tre: efficaci politiche attive del lavoro che consentano di superare l'assistenzialismo passivo degli ammortizzatori sociali e stimolino responsabilità pubbliche e responsabilità individuali, prevedendo la creazione di un'agenzia nazionale per il lavoro. Quattro: regole del lavoro più incisive e più semplici, mediante l'adozione di un Job act e di un principio fondamentale, quello delle leggi a chilometro zero".