Home Attualità Economia Restauro e artigianato artistico: ‘un patrimonio valorizzato solo a parole’

Restauro e artigianato artistico: ‘un patrimonio valorizzato solo a parole’

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Le loro opere sono conservate anche nei musei. Loro, i restauratori del mobile antico, vorrebbero evitare di fare la stessa fine. “Siamo di fronte ad un duplice e contraddittorio atteggiamento da parte di tutti i soggetti pubblici che hanno o potrebbero avere un ruolo in questa vicenda – commenta Santi Del Sere, noto restauratore anghiarese e Presidente dell’Unione Produzione di CNA Arezzo. Da una parte si enfatizza il patrimonio culturale e artistico del paese, il valore dell’artigianato tradizionale. Dall’altra non viene fatto assolutamente nulla per sostenere e valorizzare la nostra categoria. Da oltre dieci anni questo comparto è in declino e artigiani che hanno una professionalità unica (intagliatori, intarsiatori, doratori, laccatori, …) sono talvolta ridotti a verniciare finestre o persiane. La situazione drammatica per molti piccoli artigiani del comparto deriva sicuramente dalla crisi economica, dalle trasformazioni dei gusti dei consumatori, dalle abitazioni sempre più piccole e non adatte a mobili importanti, da una clientela sempre minore e poco facoltosa. Ma tutto questo non basta a spiegare la crisi. O meglio: spiega le difficoltà ma non offre una risposta alla mancanza di sostegno da parte del sistema pubblico e istituzionale”.

E la categoria guarda con apprensione all’applicazione degli studi di settore: “il lavoro è calato drasticamente e il fatturato, ovviamente, in maniera analoga. Ci auguriamo che lo Stato non adotti un criterio freddamente burocratico e sbagliato, contribuendo ad aggravare la crisi di artigiani e piccole imprese”.

Secondo Del Sere “è veramente difficile immaginare un paese come il nostro che abbandona al loro destino artigiani, eccellenti per la loro professionalità, che possono rappresentare un risorsa per l’intera economia, in modo particolare per il turismo. Diventa quindi fondamentale non lasciar disperdere il saper fare e le competenze, negando anche un’opportunità di un lavoro di qualità anche ai giovani”.

Fondamentale è quindi la formazione sia dei titolari che degli addetti. “Pensiamo alla promozione e all’aggiornamento tecnico della categoria attraverso specifici seminari e convegni e corsi di formazione tecnico/professionale – afferma il Presidente Del Sere. Altro tema fondamentale è quello della commercializzazione e quindi il sostegno alle imprese che intendono implementare la propria rete commerciale attraverso la partecipazione alle fiere di settore”.