Roma, 10 dic. (Adnkronos Salute) – "Mi piace l'idea di una generazione di giovani ricercatori con cervello all'estero, ma cuore in Italia, in un contesto attuale cosmopolita. Ma dobbiamo lavorare tutti insieme per farli tornare qui. In futuro dovranno andare all'estero solo per scelta e ritornare in Italia con l'ambizione di poter lavorare". Ad affermarlo è il presidente del Senato Pietro Grasso, nell'aprire oggi a Roma il convegno al Senato 'Incontro su scienza, innovazione e salute', alla presenza del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano."A me piace l'idea – ha puntualizzato Grasso – di una generazione Erasmus che si senta pienamente cittadina d'Europa, che possa studiare e collaborare con studentesse e studenti di ogni nazione, in un contesto cosmopolita e stimolante, ma credo che sia giusto lavorare affinché possano rientrare e veder valorizzato il proprio talento, affinché restare all'estero possa essere una scelta e non una necessità, e ritornare in Italia un'ambizione e non un sacrificio". "Voglio fare mie – ha proseguito il presidente del Senato – le parole di Enrico Fermi sulla professione del ricercatore, che 'deve tornare alla sua tradizione di ricerca per l'amore di scoprire nuove verità. Poiché in tutte le direzioni siamo circondati dall'ignoto e la vocazione dell'uomo di scienza è di spostare in avanti le frontiere della nostra conoscenza in tutte le direzioni, non solo in quelle che promettono più immediati compensi o applausi'"."Così come – ha sottolineato la seconda carica dello Stato – mi piace estendere tali parole alla professione del politico, che deve allo stesso modo spostare in avanti le frontiere delle proprie idee e delle proprie convinzioni, cercando non solo immediati consensi, ma anche, e soprattutto, soluzioni valide e visioni lungimiranti. Con questo spirito – ha concluso Grasso – nel mio ruolo di presidente del Senato, mi impegnerò a far si che la scienza e l'innovazione possano rappresentare fattori di crescita e di valorizzazione del capitale umano che sono la vera ricchezza di un Paese".