Home Nazionale Salute: 6 mln iscritti in palestra alle prese con ‘caos certificati’

Salute: 6 mln iscritti in palestra alle prese con ‘caos certificati’

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Roma, 29 ago. (Adnkronos Salute) – Il popolo degli appassionati di fitness, "sono circa 6 mln gli iscritti alle palestre sparse sul territorio", è pronto a tornare ad allenarsi e da quest'anno senza nessun obbligo di presentare il certificato medico. Ma non è detto che questo si traduca in un 'addio al pezzo di carta'. "Molti titolari di strutture e centri sportivi continueranno a richiedere quello di sana e robusta costituzione del medico di base, soprattutto per tutelarsi". A fare il punto della situazione è Paolo Adami, presidente della Federazione italiana aerobica e fitness (Fiaf), che interviene chiarendo la posizione dei titolari di palestra sulle polemiche che hanno accompagnato l'approvazione del decreto che rivede il sistema di certificazione medico sportiva voluto dall?ex ministro della Salute Balduzzi. Quella delle nuove norme sui certificati medici è una questione su cui in questi giorni anche i medici e i pediatri hanno chiesto chiarezza. "L'orientamento dei titolari delle palestre, a poche settimane dalla riapertura delle strutture – dice Adami all'Adnkronos Salute – è quello di richiedere il certificato, loro perché sono responsabili di ciò che accade e in caso di fatalità potrebbero risponderne". Rimane invece l'obbligo del certificato per chi svolge un'attività non agonistica (gli alunni che seguono attività parascolastiche organizzate dagli istituti, dal Coni o società affiliate e chi partecipa ai Giochi della gioventù); inoltre "i medici o i pediatri di base dovranno annualmente stabilire, dopo anamnesi e visita, se questi ultimi necessitano di ulteriori accertamenti come l'elettrocardiogramma", come riporta l'emendamento introdotto in Senato ad agosto che ha abrogato l?obbligo di certificazione per l?attività ludico-motoria e amatoriale previsto dall?art.7 del Dl Balduzzi sullo sport inserito nel 'Decreto del fare'. "I dati più recenti stimano in 6 mln gli iscritti nelle palestre – ricorda Adami – anche se al riguardo non ci sono dati certi. E il 90% dell'attività sportiva praticata rientra in quella definizione di ludico-motoria amatoriale che, insieme a quella non agonistica e agonistica, classifica gli utenti del settore. Il legislatore – sottolinea – non ha mai previsto per chi pratica il tennis, il calcetto o il nuoto in maniera occasionale, di dover dimostrare di essere in buona salute. Sta – conclude – al buon senso della persona non mettere a rischio il proprio fisico e sottoporsi, se fa sport in modo amatoriale ma continuativo, a esami e test.