Home Nazionale Salute: Adi, obesita’ tra prime cause diabete, serve prevenzione

Salute: Adi, obesita’ tra prime cause diabete, serve prevenzione

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Roma, 30 set. (Adnkronos Salute) – L'obesità è tra le prime cause del diabete. Per questa ragione uno degli obiettivi dichiarati dell'Obesity Day, giornata nazionale in programma il 10 ottobre, promossa dall'Associazione italiana di dietetica e nutrizione clinica (Adi), è quello di ribadire l'importanza di un'efficiente rete di strutture di dietetica e nutrizione clinica per combattere patologie proprio come il diabete di tipo 2."Negli ultimi anni – commenta Giuseppe Fatati, coordinatore dell'Obesity Day – molto si è dibattuto sulle strategie nutrizionali e terapeutiche per il raggiungimento del controllo del peso e del buon controllo metabolico, nelle persone con diabete tipo 2, considerando che il dimagrimento è il più importante obiettivo non solo terapeutico ma anche di prevenzione. La nutrizione clinica deve, dunque, essere inserita a pieno titolo nei percorsi di diagnosi e cura, sia del paziente ospedalizzato, sia del paziente ambulatoriale". In Italia – in base ai dati Istat 2012 – 3,3 milioni di persone soffrono di diabete (di cui oltre il 90% da diabete di tipo 2), alle quali va aggiunta una quota stimabile di circa un milione di persone che, pur avendo la malattia, non ne sono a conoscenza. Ma è ancora più rilevante notare come la prevalenza del diabete sia cresciuta dal 3,7% al 5,5% solo negli ultimi 12 anni: risulta quindi che rispetto a 12 anni fa ci sono oggi nel nostro Paese oltre un milione di persone in più con diabete noto. Alla base di una crescita così marcata dei casi di diabete possono essere identificati due motivi principali: l?invecchiamento della popolazione ed appunto il progressivo aumento dell?obesità. È interessante inoltre considerare la questione sotto l?aspetto economico, spiega l'Adi. I costi del diabete per il budget della sanità italiana ammontano al 9% delle risorse, cioè più di 9,22 miliardi di euro all?anno. Ma, nonostante le forti convinzioni, non è il trattamento del diabete che costa di più ma il trattamento delle sue complicanze. In altre parole più sono lunghe le attese per terapie mirati più costeranno le cure. Infatti, solo il 7% della spesa riguarda i farmaci antidiabete, il 25% è legato alle terapie per le complicanze e le patologie concomitanti, mentre il 68% è relativo al ricovero ospedaliero e alle cure ambulatoriali. "In base a questi dati – continua Fatati – risulta evidente la necessità di investire sulle strutture di dietetica e nutrizione clinica se si vuole affrontare realmente il problema obesità e limitare i costi legati alle patologie correlate come il diabete. Tali strutture però sono spesso misconosciute anche agli operatori del sistema sanità e la loro forza di intervento sottovalutata anche da chi è deputato a dettare la programmazione sanitaria nazionale e regionale. L?Obesity Day è dunque una risposta pratica volta a ribadire l?importanza della nutrizione clinica. Vogliamo puntare l?attenzione su tutti i problemi connessi alla piaga dell?obesità e proporre interventi ad alto impatto e ad alta resa".