Roma, 15 ott. (Adnkronos Salute) – Sono circa 4 milioni e mezzo gli italiani che soffrono di osteoporosi, con una forte prevalenza di donne. Ma solo un'italiana su due colpite dalla 'malattia delle ossa fragili' sa di esserlo. In assenza di precauzioni e di cure, spesso una donna di 70 anni si trova ad aver perso senza accorgersene il 30% e più della sua massa ossea adulta. A puntare i riflettori su questa patologia, sottovalutata e poco conosciuta, sono gli esperti riuniti oggi a Roma al convegno 'Le donne forti fanno forti le ossa', organizzata dalla Fondazione Firmo. La novità di quest'anno è stata la tavola rotonda alla quale hanno partecipato donne impegnate nel mondo dell'industria, della politica, dello sport e dello spettacolo – tra cui la giornalista Maria Concetta Mattei, l'olimpionica di scherma Diana Bianchedi e Mariolina Bruno, direttore produzione Bruno farmaceutici – che avranno il compito di lavorare per sconfiggere ignoranza, indifferenza e dolore. La Fondazione Firmo sarà il catalizzatore di queste iniziative, che prenderanno il via entro l'anno. Nello specifico, spiega Maria Luisa Brandi, presidente della Fondazione Firmo, si tratta di "portare avanti il discorso del Libro bianco, portandolo all'attenzione del Governo con l'obiettivo di fare un'analisi farmaco-economica. E poi vogliamo mettere a punto un vero e proprio manifesto sulle terapie, che ci permetta di stabilire quali sono le terapie, se funzionano e quali sono gli effetti collaterali. Bisogna farlo perché attorno a questa malattia c'è troppa confusione". A sottolineare l'impatto sociale dell'osteoporosi e la sua tendenza a essere sempre più diffusa a causa dell'aumento dell'aspettativa di vita è il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, che in una nota inviata al convegno ricorda l'impegno del ministero che si esplica attraverso "azioni mirate nei confronti dell'osteoporosi, che sono state implementate attraverso il programma 'Guadagnare salute' che mira ad agire su fumo, alcol, inattività fisica e alimentazione scorretta".