AREZZO – ArezzoZERO, la comunità militante della destra identitaria aretina rivendica il blitz notturno presso la sede di Equitalia. L'istituto è stato simbolicamente “sigillato” con nastro e cartelli "CHIUSO PER STROZZINAGGIO", per denunciare i metodi spietati messi in atto dall'istituto preposto alla riscossione dei tributi, nei confronti dei cittadini.

"Il messaggio del blitz non sta a significare che chi ha accumulato un debito verso il soggetto pubblico non debba pagare. Intendiamo invece denunciare provocatoriamente i metodi messi in atto da Equitalia per ricuotere i tributi: ipoteche sui beni immobili, fermo amministrativo per i beni mobili, sequestro dei crediti e dei conti correnti personali applicati indiscriminatamente a tutti i cittadini, senza alcun genere di analisi preventiva circa la situazione personale del cittadino, senza alcuna distinzione tra le fasce deboli e le grandi aziende. In un momento di crisi, come quello che la Nazione sta affrontando è necessaria una logica di carattere solidale e sociale che soppianti la logica spietata finalizzata al solo profitto, quella attualmente attuata dall'istituto Equitalia."

"A fronte dei numerosi sacrifici imposti dai governi dei tecnocrati alle fasce più deboli della popolazione, in un momento in cui gli istituti di credito bancari vengono sostenuti e finanziati prosciugando le energie del paese senza nulla dare in cambio, Equitalia agisce strangolando i creditori, mettendoli con le spalle al muro senza valutarne la situazione economica specifica. Se è vero che tutti debbano pagare la tasse senza distinzione è anche vero che fino ad oggi Equitalia ha messo in ginocchio centinaia di singoli cittadini, famiglie, imprese che già vivono sulla propria pelle i devastanti effetti della crisi economica pertanto è l'ora di finirla con questi metodi da "simil-strozzinaggio" che non guardano in faccia nessuno!".

Questo il messaggio divulgato dalla comunità militante ArezzoZERO, che si schiera per la giustizia sociale, a favore di una vera politica di tutela delle fasce deboli, dei lavoratori e dei precari.

Articlolo scritto da: ArezzoZERO