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Sindacati regionali, senza risorse cig in deroga a rischio migliaia posti

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Roma, 10 ott. (Labitalia) – Allarme dei sindacati regionali: senza il rifinanziamento della cig in deroga, 'stralciato' dalla manovrina varata ieri sera dal governo, sono a rischio decine di migliaia di posti di lavoro. E servono risorse, dicono i sindacati nei territori, non solo per coprire subito l'assegno dei lavoratori di qui a dicembre, ma anche in misura massiccia per il 2014 perché la crisi non è finita e le richieste di ammortizzatori sociali in deroga stanno aumentando. Il ministro dell'Economia, Fabrizio Saccomanni, ha assicurato che il rifinanziamento (330 milioni, che l'assessore al Lavoro della Toscana, Gianfranco Simoncini, competente anche per le Regioni, ha già definito "insufficienti") finirà in un decreto collegato alla prossima legge di stabilità che sarà presentata martedì 15 ottobre. Ma i sindacati vogliono certezze."Quella del governo -dice a Labitalia Nino Baseotto, segretario generale della Cgil Lombardia- è una decisione grave e sbagliata. In Lombardia ci sono moltissime richieste di cigd e qualche decina di migliaia di posti a rischio, se questa non viene rifinanziata. Siamo la regione più infrastrutturata d'Italia, e anche la regione che ha pagato il prezzo più alto in termini di crisi aziendali e di tensione sociale. Un governo che sbandiera ai quattro venti che dedicherà al lavoro la legge di stabilità e che, invece, come 'antipasto' propina il rinvio del rifinanziamento della cigd -avverte- non esordisce bene". Anche perché, sottolinea Baseotto, "la crisi non è affatto finita". "Anzi. Le aziende cominciano ad aprire nuove procedure di cassa in deroga", conclude il leader della Cgil lombarda. D'accordo con Baseotto, anche il segretario generale della Cgil Marche, Roberto Ghiselli, che dice: "E' molto grave il fatto che il Consiglio dei ministri, nella riunione di ieri, abbia rinviato il rifinanziamento della cassa integrazione in deroga, che invece è un provvedimento urgente, in particolare in una regione come la nostra fatta di piccole e piccolissime imprese".Rincara la dose Pierpaolo Bombardieri, segretario generale Uil Roma e Lazio. "Per noi, non aver rifinanziato subito la cig in deroga -commenta con Labitalia- è un fatto gravissimo: le ricadute nel Lazio sono pesantissime perchè già a fine ottobre non c'è più la copertura finanziaria per 30.000 lavoratori in cassa integrazione. Il governo si svegli -tuona l'esponente della Uil- e, invece che stare chiuso nelle stanze del potere, vada a verificare le reali esigenze dei lavoratori in difficoltà". "Molto preoccupato" si dice anche Maurizio Bernava, segretario generale della Cisl Sicilia. "Proprio oggi -spiega Bernava a Labitalia- nel pomeriggio avremo un incontro con il governatore Crocetta sui temi del lavoro e anche della cassa in deroga. Si rischia di non avere risorse sufficienti per arrivare a fine 2013, perchè abbiamo calcolato un fabbisogno di almeno 200 milioni di euro. Dal governo ne dovevano arrivare 90, che però per ora non ci sono".Ma nubi scure si addensano anche sul 2014. "E' bene che il governo si impegni da subito -conclude Bernava- nel reperire altre risorse per la cig in deroga da destinare al 2014. Cito solo un caso: a dicembre, a Termini Imerese, tra addetti Fiat e indotto, per 2.300 persone cessa la cassa integrazione ordinaria. E dopo, bisogna ricorrere alla deroga".