Home Nazionale Smog: emergenza mondiale da 800 mila morti l’anno, vertice esperti a Milano

Smog: emergenza mondiale da 800 mila morti l’anno, vertice esperti a Milano

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Milano, 18 ott. (Adnkronos Salute) – Un'emergenza 'silenziosa' da 800 mila morti l'anno nel mondo, secondo le stime dell'Organizzazione mondiale della sanità. E' lo smog. Nemico finito sotto i riflettori in questi giorni: i dati sulla qualità dell'aria in Europa e in nord Italia, pianura Padana in testa, lo inchiodano. E ieri il colpo di grazia della Iarc (International Agency for Research on Cancer), agenzia che per conto dell'Oms analizza e classifica agenti e sostanze cancerogene e che ha inserito lo smog da traffico e fumi industriali nella 'lista nera' dei fattori che causano il cancro. Domani i massimi esperti internazionali si riuniranno a Milano, per discuterne ancora, in occasione del convegno 'RespiraMI', organizzato da Pier Mannuccio Mannucci, direttore scientifico del Policlinico del capoluogo lombardo, e Sergio Harari, direttore della Divisione malattie respiratorie dell'Ospedale San Giuseppe di Milano.La conta dei morti è impietosa, sottolineano gli scienziati: si arriva a quota 1,3 milioni di vittime se si considera anche l'inquinamento indoor, all'interno delle abitazioni. Lo smog, inoltre, continuano gli esperti, è responsabile del 3% di tutti i decessi per malattie cardiovascolari e del 5% di tutti i tumori polmonari. L'incontro in programma domani a Milano si tiene nell''Anno dell'aria' che l'Unione Europea ha dedicato all'inquinamento atmosferico e alle sue problematiche, e vuole rappresentare "un momento scientifico di riflessione e confronto sulla relazione tra inquinamento e malattie respiratorie", spiegano Mannucci e Harari.Alcune ricerche hanno esplorato questo legame: fra i capisaldi lo studio Apheis, pubblicato nel 2006 sull'European Journal of Epidemiology, secondo cui la riduzione delle concentrazioni del particolato ultra-sottile (il cosiddetto PM 2,5) comporterebbe un risparmio ogni anno di quasi 17mila morti. "Questi dati – aggiungono gli esperti – non possono essere sottovalutati. Una vastissima letteratura scientifica ha ormai chiaramente documentato che non esiste un vero valore soglia di tossicità: qualsiasi livello degli inquinanti causa danni, il loro effetto è presente anche a bassi livelli e aumenta in modo direttamente proporzionale all'aumentare delle concentrazioni degli inquinanti". A Milano parlerà anche Joel Schwartz, uno dei più grandi esperti internazionali sul tema, che approfondirà gli effetti del particolato sottile sulla salute. Tema anche al centro di un lavoro che sarà presentato da Pier Alberto Bertazzi, direttore della Clinica del lavoro del Policlinico: si tratta di una ricerca condotta in Lombardia in cui si documenta il legame tra il superamento dei livelli soglia di Pm10 e No2, e il numero di decessi che si registrano ogni anno per cause cardiache, per malattie cerebro-vascolari e per problemi respiratori. "Una riduzione del 20% delle concentrazioni di questi due inquinanti – dicono gli esperti – è raggiungibile, e determinerebbe una riduzione della mortalità a breve termine e dei ricoveri ospedalieri del 30%". Ci sono poi i dati del primo grande studio finanziato dalla Comunità europea per misurare gli effetti a lungo termine dell'inquinamento atmosferico sulla salute. Li illustrerà Bert Brunekreef dell'università di Utrecht in Olanda. I risultati, concludono gli specialisti, "documentano una forte associazione tra inquinamento e mortalità, tumore del polmone, infezioni respiratorie in età pediatrica e capacità funzionale polmonare ridotta".