Home Nazionale Staminali: Lorenzin, un errore portare Stamina in struttura pubblica

Staminali: Lorenzin, un errore portare Stamina in struttura pubblica

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Roma, 24 dic. (Adnkronos Salute) – "Il metodo Stamina non sarebbe dovuto nemmeno entrare all'ospedale di Brescia". Lo afferma il ministro alla Salute, Beatrice Lorenzin, in un'intervista a 'Repubblica' sul caso della cura a base di cellule staminali messa a punto da Davide Vannoni. "Per me è ancora oggi incomprensibile – dice – come quel metodo sia entrato in un ospedale pubblico. Dopo le ispezioni e la sospensione dell'attività, si è parlamentarizzata la vicenda. Un errore che si poteva evitare dopo l'esperienza della cura Di Bella". "Quando le verifiche scientifiche, mediche, sulla sicurezza dicono che una pratica è pericolosa per i cittadini – si chiede Lorenzin – come fa un magistrato ordinario che non ha alcuna competenza tecnica a disciplinare la materia? I giudici hanno fatto accedere al trattamento malati di tutti i generi, senza priorità legate al tipo di malattia, alla gravità e all'urgenza". E ancora: "Tutti devono fare solo la loro parte – avverte il ministro – il 27 dicembre nominerò il nuovo comitato scientifico, con esperti stranieri e italiani. Avrei potuto ricorrere al Consiglio di Stato contro il Tar che ha sospeso la decisione del comitato precedente, ma non avrei dato una risposta chiara alle famiglie con le loro storie drammatiche. Ci affidiamo a nuovi esperti, per risolvere una vicenda che sta diventando di ordine pubblico". Per interrompere le cure a Brescia, secondo il ministro "ci vorrebbe una nuova legge, ma andrebbe approvata dopo un eventuale giudizio negativo del nuovo comitato. Mi regolerò su quello che dicono gli esperti". Lorenzin evidenzia poi le 'svolte' che sono avvenute in sanità e i programmi per il futuro: "Sono entrati in vigore i costi standard che a regime faranno risparmiare 3 o 4 miliardi. Puntiamo sull'e-health, un sistema che conterrà i dati dei cittadini, i certificati, le cartelle cliniche, le prescrizioni, ma anche gli esiti degli ospedali. Recupereremo, secondo Federsanità, 7 miliardi. Poi avvieremo centrali uniche di acquisto, e risparmieremo il 20% sugli appalti. Mettendo in pratica le azioni del Patto per la salute, che sarà chiuso a gennaio, recupereremo altre risorse per ridurre le tasse. Renderemo più tecnologico il sistema e investiremo nella ricerca, che è il nostro petrolio perchè attiva l'industria".