Home Nazionale Tabacco: a Bari, Padova e Torino si raccolgono firme contro regole Ue

Tabacco: a Bari, Padova e Torino si raccolgono firme contro regole Ue

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Roma, 27 set. (Labitalia) – Da oggi a Bari, Padova e Torino e fino a domenica 6, arriva la tappa finale della petizione nazionale contro la direttiva europea sui prodotti del tabacco, promossa dal comitato Save the Choice, attivo nella difesa delle libertà personali. Uno sprint in vista del voto definitivo sul provvedimento, fissato per martedì 8 ottobre, a Bruxelles. Fino a domenica, nei centri delle città, si svolgerà la raccolta firme-via tablet, con invio immediato agli euro parlamentari, per dire no al testo che prevedrà la vendita obbligatoria di pacchetti coperti per il 75% da immagini terrificanti, il divieto di utilizzo di copri pacchetti, il bando delle sigarette slim e al mentolo e forti restrizioni alle sigarette elettroniche. Contemporaneamente la petizione proseguirà a Torino e Padova.Sono circa 17mila le adesioni finora registrate, su scala nazionale, da Save the Choice che ha recentemente inviato una lettera aperta al ministro della Salute, Beatrice Lorenzin e alla stampa, sul rapporto tra Stato e individuo. "La petizione è stata sostenuta da noti personaggi del panorama economico e sociale, dal politologo Edward Luttwak al presidente di Assoelettrica Chicco Testa, passando per il giornalista Filippo Facci e il parlamentare del Pdl Antonio Martino. E il ministro delle Politiche agricole, Nunzia De Girolamo ha più volte sottolineato i danni che potrebbero derivare, per effetto della direttiva, alla filiera italiana del tabacco che impiega 190mila addetti e che nel 2012 ha assistito a una contrazione delle superfici coltivate di un terzo rispetto al 2011 e a una diminuzione dell?8% delle vendite di sigarette", fanno sapere dal comitato. "La via migliore per ridurre il numero di fumatori non passa dai divieti o dalle immagini scioccanti, ma da una corretta prevenzione per favorire stili di vita più salutari e comunque da una scelta consapevole – ha commentato la portavoce del comitato Save the Choice, Annalisa Chirico – riportiamo al centro le persone nell'Anno europeo dei cittadini e fermiamo una direttiva che darà beneficio solo alla criminalità organizzata: quel mercato illegale del tabacco che grazie al contrabbando e alla contraffazione, nel primo trimestre del 2013, ha raggiunto una quota di quasi il 10%".Secondo Save the Choice che nel frattempo ha lanciato sui social 'Divietik', la campagna che ironizza contro assurdi divieti e censure- sono almeno cinque i motivi validi per avversare il provvedimento europeo: 1) limita la scelta di cosa consumare, dimenticando la salute; 2) toglie la possibilità di passare dalle sigarette a prodotti alternativi; 3) darà linfa alla malavita e alla contraffazione; 4) predilige la paura a danno della corretta informazione; 5) rappresenta un precedente, cosa verrà proibito la prossima volta?'Oggi tocca al tabacco, domani a quali prodotti?' è il claim che Save the Choice ha scelto per la sua petizione nazionale che, lontana dall?essere un?apologia del fumo, non è nient?altro che un?energica presa di posizione a favore dell?individuo e della libertà d?impresa e di consumo.