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Teatro Tenda, si aprono le danze

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Teatro Tenda, si aprono le danze

Saranno i giovani ballerini di Santa Barbara, della Compagnia dell’Università della California, a tagliare simbolicamente il nastro del teatro tenda. Il loro spettacolo di domenica prossima, 12 maggio, sarà infatti il primo nella nuova struttura.
I lavori impiantistici si sono infatti conclusi grazie all’impegno finanziario di tre sponsor: Butali Spa, Graziella Green Power e Termosanitaria Aretina. “Contributi preziosi – ha detto stamani l’assessore Franco Dringoli – che ci consentono di mettere questa struttura a disposizione di tutte le realtà del territorio”.
Alessandro Butali ha sottolineato come “sia importante, soprattutto in questa fase di crisi, investire in cultura. Azione che può produrre ricchezza. Altri paesi europei sono capaci di valorizzare il loro patrimonio culturale che, oggettivamente, è inferiore al nostro”.
Gianni Gori, di Graziella Green Power, ha evidenziato come il Teatro Tenda “sia un’opportunità per i giovani che rappresentano non solo il futuro delle aziende ma dell’intera società”. Gino Massai, della Termosanitaria Aretina, ha infine ricordato come la struttura potrà diventare “punto di riferimento non solo per gli spettacoli culturali ma anche per gli eventi sportivi”.

L’assessore alla cultura, Pasquale Macrì, ha ricordato che “quando la città costruisce un teatro, costruisce se stessa. Quando gli archeologici lavoravano a un ritrovamento, puntavano a individuare il teatro perché esso era il centro della città. Ad Arezzo stiamo realizzando un vero sistema teatrale”.

E il lavoro svolto in questi anni è stato evidenziato dal Sindaco Giuseppe Fanfani: “quando sono stato eletto per la prima volta, questa città aveva una sola piccola struttura: il teatro Pietro Aretino in via Bicchieraia. Adesso abbiamo due teatri all’esterno del centro: il Mecenate e il Teatro Tenda. Nella parte storica, oltre naturalmente al Pietro Aretino, stiamo lavorando al Teatro Vasariano e alla conclusione del cantiere del Petrarca. Abbiamo letteralmente moltiplicato il dato di partenza. Con il tradizionale meccanismo degli investimenti ma anche con azioni originali come quella che ha consentito la costruzione di questa nuova struttura. Mi riferisco alla perequazione con il vecchio Supercinema che è stata resa possibile dalla disponibilità dei fratelli Mazzi che ringrazio nuovamente per la loro fondamentale collaborazione”.