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Tulio Marcelli confermato alla guida della Coldiretti

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Tulio Marcelli confermato alla guida della Coldiretti

L’aretino Tulio Marcelli confermato alla guida di Coldiretti Toscana. L’Assemblea elettiva regionale formata dai Presidenti Provinciali, dai Rappresentanti dei Movimenti (Terranostra, Donne Impresa, Pensionati e Giovani Impresa) e dai Rappresentati nelle Federazioni Provinciali che si è riunita questa mattina, venerdì 11 gennaio a Firenze, nella sede Regionale di Coldiretti, ha confermato la piena e completa fiducia al Presidente Marcelli che sarà ancora a capo delle 40 mila imprese agricole associate in Toscana per il prossimo quadriennio. Marcelli, 40 anni, è titolare di una bell’azienda agrituristica, il “Relais La Torre” in località Chiassa Superiore, è attualmente anche Presidente Nazionale di Terranostra.

Con la riconferma dell’aretino Marcelli si conclude anche il lungo percorso di democrazia sindacale che ha toccato centinaia di sezioni e circoscrizioni in tutta la regione negli ultimi mesi coinvolgendo migliaia di imprenditori, e che ha prodotto – questo l’altro risultato importante – un generale rinnovamento della governance interna dove il 33% dei Presidenti di Sezione sono di nuova elezione. Al processo di “protagonismo” hanno deciso di partecipare “tantissime facce nuove. E’ un chiaro segno di continuità nel rinnovamento – ha spiegato Marcelli durante il suo discorso di insediamento – Gli uomini e le donne che sono stati scelti per rappresentare la nostra organizzazione nei rispettivi territori hanno il pregio di leggere il contesto in cui vivono, lo sanno interpretare e sanno dialogare con gli attori del territorio. Sono orgoglioso di essere stato riconfermato alla guida della più importante organizzazione agricola della nostra regione del nostro paese”.

Alla testa dell’esercito di agricoltori che aveva “invaso” il centro di Firenze nel novembre del 2008 con migliaia di trattori per reclamare una politica adeguata a imprese che vogliono crescere, svilupparsi e stare sul mercato dalla tutela del Made in Italy ed in particolare le manifestazioni – in sede di Consiglio Regionale e alla Leopolda – per la legge salva olio approvata alla vigilia di Natale fino ai blocchi del Brennero, Marcelli ha ricordato alcuni degli “snodi” cruciali dell’azione di Coldiretti a livello nazionale come “il progetto per una filiera agricola tutta italiana, e soprattutto regionali: dal “salvataggio” dell’Associazione Regionale Allevatori in “cui molti non credevano e che noi abbiamo dimostrato che era possibile”, la nascita di Consorzio Agri-Zootecnica Toscana, passando per i Piani Integrati di Filiera che ha coinvolto oltre 1000 aziende associate riportando al centro “la filiera agricola e l’impresa”, la legge che ha rilanciato il ruolo dei Consorzi di Bonifica nella gestione del territorio alle battaglie “seriali” sulla legalità, non ultima quella sulla trasparenza per l’olio extravergine, ai tarocchi con il “Salone degli Inganni” addirittura ospitato nella sede del Consiglio della Regione Toscana. “Iniziative che hanno trovato un’adesione – ha ricordato orgoglioso – da parte di tutta la politica e che ci ha permesso di raggiungere l’importante risultato della legge salva olio”.

Marcelli si è soffermato sugli incredibili risultati che in Toscana sono stati raggiunti dal marchio Campagna Amica individuando nelle “Botteghe” l’elemento di sfida del futuro insieme al marchio Fai (Firmato Agricoltori Italiani): “Abbiamo 600 punti di vendita Campagna Amica e 60 mercati settimanali, le Botteghe sono un percorso nuovo ed avvincente che contribuirà a sviluppare ulteriormente il brand di Campagna Amica. La Bottega implica una nuova modalità di acquisto del prodotto che non è più settimanale, ma quotidiana”.

Per il futuro invece Coldiretti guarda con attenzione ed interesse alla “nuova Politica Agricola Comune” per cui la posizione è ben nota a tutto il mondo agricolo (e non solo) e ai prossimi di Piani di Sviluppo Rurale che hanno messo in moto, dal 2009 ad oggi, oltre 1 miliardo di euro di investimenti (tra contributi regionali ed investimenti imprenditoriali) mentre per la “legge sull’urbanistica” si attende che la “revisione” produca presto i suoi effetti: “la realizzazione delle strutture agricole, siano capannoni, fienili e stalle, devono essere funzionali al reddito agricolo, ed esclusivamente nell’interesse agricolo, – spiega ancora Marcelli – il presidio e la tutela del territorio e del paesaggio, e l’impossibilità di svincolarle dalla loro destinazione iniziale devono essere elementi cardine”. Non è mancato un riferimento al problema degli ungulati che in Toscana è ancora irrisolto e a

Strategico per il futuro dell’agricoltura toscana sarà sempre più il ruolo del Consorzi Agrari della Toscana pronti alla “fusione” come quello del Consorzio di Difesa Produzioni Agricole che mette in condizioni le imprese agricole di “assicurarsi contro le calamità naturali e di tutelare il proprio reddito alla luce della forte incidenza degli eventi atmosferici per il futuro delle imprese”.

Infine un messaggio ai candidati alle prossime elezioni politiche: “Il nostro rapporto con la politica sarà chiaro e netto. Misureremo tutti i candidati e li peseremo a seconda di quello che hanno fatto per l’agricoltura e per il progetto di Coldiretti. Valuteremo l’impegno, la serietà, le idee”. Marcelli ha concluso il suo intervento convinto che l’agricoltura ora è pronta per “essere protagonista del sistema di sviluppo della regione”.