Home Cultura e Eventi Cultura Ultimi giorni per la mostra ‘Il ritratto multiforme’ di Garbolino Rù

Ultimi giorni per la mostra ‘Il ritratto multiforme’ di Garbolino Rù

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Si chiude domenica 2 giugno la mostra “Gabriele Garbolino Rù. Ritratto multiforme” di Gabriele Garbolino Rù, emergente scultore torinese, al Cassero per la scultura italiana dell’Ottocento e del Novecento di Montevarchi (Ar), museo civico unico in Italia che per vocazione è interamente dedicato alla scultura. La mostra è il terzo evento del progetto “Contemporaneamente…al Cassero! Suggestioni, poetiche, linguaggi e approfondimenti sulla scultura italiana contemporanea”, realizzato dal Comune di Montevarchi, Assessorato alla Cultura, curato dal direttore scientifico de “Il Cassero” Alfonso Panzetta e finanziato insieme alla Regione Toscana nell’ambito di “Toscanaincontemporanea 2012”. In questi ultimi giorni sono stati organizzati due eventi collaterali di grande interesse. Domani sabato 1 giugno nell’ambito del progetto “Amico museo” alle ore 17, è possibile partecipare alla visita della mostra tattile gratuita per adulti. E’ gradita la prenotazione telefonando al numero del museo tel. 055.9108274, e-mail: [email protected]
Domenica 2 giugno invece sono previste due visita guidate, la prima alle ore 10.30 e la seconda alle 11.30 accompagnati da personale esperto, sia in lingua italiana che inglese. Il servizio è incluso nel biglietto d’ingresso e non necessità di prenotazione. La mostra di Gabriele Garbolino Rù presenta un percorso espositivo con sei sculture di grande impatto visivo che attraverso il ritratto raccontano la crisi dell’uomo contemporaneo. Garbolino, che si è formato all’Accademia Albertina di Torino, è un’artista che modella la materia con una grande forza e impatto visivo creando opere che spaziano dal bronzo all’alluminio, al piombo e alla ghisa, sondando le potenzialità espressive di metalli meno “praticati” per le oggettive difficoltà di fusione. Garbolino Rù espone al Cassero dopo alcune importanti

mostre personali a Modena e ad Agrigento e le sei opere che ha scelto e che dialogano con i maestri storici della collezione permanente del museo, rappresentano una sintesi della sua ricerca che attraverso i ritratti vuole indagare le diverse sfumature dei sentimenti umani. Tra le opere esposte t la monumentale scultura in alluminio “Moduli per ritratto collettivo” del 2009, e “Stallo”, una serie di volti raffigurati con la terracotta immobili come in una scacchiera, fermi nel tempo. La solitudine si ritrova anche nelle tre sculture dal titolo “I capitelli”, scolpite in marmo rosa dove le figure sono imprigionate, volti nascosti dietro mani forti e vigorose che diventano scudi dietro i quali trovare riparo, ma che in realtà suggeriscono insicurezza e forte bisogno di conforto. “Le opere di Garbolino si coniugano con la multimedialità grazie alla collaborazione dell’Associazione MACMA e dell’Associazione Fotoamatori Francesco Mochi, due importanti realtà del territorio. Una giovane fotografa, Bianca Baroni, e due video maker, Pierfrancesco Bigazzi e Lorenzo Donnini di MACMA hanno riletto e interpretato le opere dello scultore arricchendo il catalogo curato da Alfonso Panzetta con un testo di Veronica Becattini. La realizzazione del progetto vede poi la partecipazione dell’Associazione “Amici de Il Cassero per la scultura italiana dell’Ottocento e del Novecento” per quanto riguarda la logistica e della Cooperativa Itinera C.E.R.T.A. per la segreteria organizzativa e la didattica. La mostra “Gabriele Garbolino Rù Ritratto multiforme” è ospitata nelle sale de “Il Cassero per la scultura italiana dell’Ottocento e del Novecento” in Via Trieste n. 1 a Montevarchi (Ar), fino al 2 giugno 2013 sabato e domenica 10 – 13; 15 – 19. Costo del biglietto 3 euro intero, 1 ridotto.