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Un venerdì ad alta tensione al Giardino delle IDEE

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Un venerdì ad alta tensione al Giardino delle IDEE

A salire sul palco costruito dai giardinieri, novità che rende più vicini gli ospiti al pubblico, saranno la simpatica e molto amata GIORGIA TRASSELLI per la presentazione dell’intenso Un’altra scritto e diretto da Luciano Melchionna tratto da D.A.d.P. format di Betta Cianchini e Luciano Melchionna e JEFFERY DEAVER, unica data nel centro Italia, per la presentazione del suo nuovo romanzo La stanza della morte.

In collaborazione con il Ristorante La Torretta di Arezzo, torna dalle ore 20.00 “Il cibo per tutti i palati e portafoglio”.

Una selezione di degustazioni di prodotti di qualità per godersi la magia del Giardino Pensile della Provincia di Arezzo in attesa degli incontri con gli autori.

GIORGIA TRASSELLI, che è ben conosciuta grazie al fortunato ruolo de La Tata, interpretato con successo in Casa Vianello al fianco della coppia più simpatica della televisione, Sandra Mondaini e Raimondo Vianello, è attrice che negli anni ha interpretato ruoli importanti in teatro, al cinema e in televisione.

Partecipa anche ad attività di scuola teatrale: organizza, infatti, seminari di dizione e recitazione a Milano, Taranto e Roma. Da molti anni è insegnante di recitazione e dizione alla scuola di Acting Training diretta da Beatrice Bracco a Roma. Dirige e organizza corsi e stage all'interno della scuola di recitazione Fondamenta.

Numerosi i successi nel campo degli spettacoli teatrali. Come nel 2007 quando ha interpretato il personaggio principale dello spettacolo Il gatto in tasca con Antonio Salines, portato in scena in una lunga tournée in tutta Italia. Sempre, nello stesso anno, ha avuto l'idea, con Mariano Aprea, di mettere in scena uno spettacolo/lettura sulla vita della prostituta veneziana Veronica Franco, dal titolo Veronica Franco, un corpo in versi, dove ha interpretato la stessa Veronica Franco, con Mariano Aprea, Gisella Rocca e Fabio Refrigeriel. Nel 2008 ha avuto il ruolo de la vedova all'interno del format teatrale Dignità Autonome di Prostituzione, per la regia di Luciano Melchionna (spettacolo rivelazione dell'anno premiato alla cerimonia dei Golden Graal 2008), per poi tornare due anni a ricoprire in teatro il nuovo ruolo de Un'altra, monologo che presenterà al Giardino delle IDEE. Sempre non abbandonando la televisione per la quale continua a recitare in fiction.

A seguire il primo scrittore straniero, ospite della rassegna, con l’ unica data per il centro Italia.

L’autore pluripremiato statunitense JEFFERY DEAVER che presenterà il nuovo romanzo La stanza della morte edito da Rizzoli. Nato a Chicago nel 1950,è autore di best seller internazionali tradotti in 35 lingue che hanno venduto nel mondo oltre 25 milioni di copie con titoli come Il collezionista di ossa da cui è stato tratto l’omonimo film con Denzel Washington,come La lacrima del diavolo, la strada delle croci o La dodicesima carta. E’ anche lo sceneggiatore delle nuove avventure di James Bond.

Il romanzo inizia con un delitto. Robert Moreno, cittadino americano, viene assassinato alle Bahamas da un cecchino in grado di colpire il cuore delle sue vittime a oltre un chilometro di distanza.

La responsabilità dell’attentato sembra essere del governo degli Stati Uniti: la sparatoria potrebbe infatti essere la risposta all’attacco terroristico che l’uomo stava apparentemente organizzando ai danni di una compagnia petrolifera americana. Ma non è così. Infatti le prime indagini mostrano chiaramente ben altri retroscena tra cui il macabro omicidio a sangue freddo di un innocente.

Sarà, di nuovo, Lincoln Rhyme a presentarsi sulla scena del crimine a Nassau, mentre la collega Amelia Sachs continuerà le indagini a New York. A Lincoln Rhyme fa da antagonista Jacob Swann, killer sadico con la passione della cucina.

Deaver definisce il suo nuovo romanzo, un thriller politico. Perchè vuole suscitare nel lettore alcune domande. Ad esempio se è giusto disinteressarsi della legge e ingannare la democrazia nella lotta contro il terrorismo, magari per assassinare uomini o donne sospetti, di qualsiasi nazionalità, senza processo. Jeffery Deaver racconta agli Stati Uniti e al mondo fino a che punto le missioni di pace e gli attacchi a capi terroristici di Al Quaeda possano essere giusti o se invece non contraddicano gli ideali di democrazia su cui si basa l’intera civiltà occidentale. Perché, talvolta, si ricorre alla tortura, o al data mining, cioè al fatto che le compagnie telefoniche inviino e spiino anche l’attività dei social network. Romanzo di forte impatto emotivo perché molto attuale risulta il dibattito intorno al problema.