Home Nazionale Us Open, Schiavone travolta dalla Williams: ”E’ come un cazzotto”

Us Open, Schiavone travolta dalla Williams: ”E’ come un cazzotto”

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New York, 27 ago. (Adnkronos) – ''E' come un cazzotto…''. Francesca Schiavone non nasconde che il 6-0, 6-1 subito contro Serena Williams al primo turno dell'Us Open è una batosta che fa particolarmente male. ''Entro in campo, servo e Serena mette a segno una risposta vincente di diritto. Poi una di rovescio…Contro di lei non puoi permetterti di avere una percentuale bassa di prime di servizio. Io non sono entrata in partita e per la prima volta nella mia carriera sono stata felice di aver vinto un game, uno solo…'', racconta la milanese. ''Tra un 6-0, 6-0 e un 6-0, 6-1 non c'è gran differenza, però lei sapeva che non avrebbe vinto senza cedere neppure un gioco. Ho fatto molta fatica a starle dietro, pur essendo lucida non ho trovato il modo di contrastarla. Molto merito va a lei: ha la grande capacità di trovare un perfetto equilibrio tra la sua forza, la sua potenza e la sua tecnica'', dice elogiando la n.1 del mondo, che in conferenza descrive come ''la migliore atleta che ci sia mai stata nel mondo e non perché oggi mi ha battuto 6-0, 6-1''. ''Stiamo parlando di una delle migliori come Steffi Graf, Billie Jean King o Martina Navratilova'', dice ancora la 'leonessa'. ''E' stata dura oggi, davvero molto dura. Cosa ho pensato quando ho visto il sorteggio? Oh merda… Ma è normale e quando poi vai in campo è la stessa cosa. Lei ha due gambe e due braccia come me, siamo due essere umani. Ma lei oggi era molto, molto meglio di me''.A chi le fa notare che la Williams è ancora la più forte giocatrice del mondo a quasi 32 anni, la Schiavone risponde con il sorriso e una battuta: ''E' vecchia…''. Poi aggiunge: ''Penso che sia un buon esempio, così come Roger (Federer, ndr) in campo maschile''. ''Il tennis si sta evolvendo – continua la 'leonessa' -. Fisicamente è molto dura, mentalmente devi combattere ogni settimana. Prima era molto più semplice, si trattava solo di andare in campo il giorno della partita e giocare. Ci sono molte cose a cui pensare, ma può essere interessante. Poi quando senti che è arrivato il momento di smettere vuol dire che quel momento è arrivato. E non dico di più''. La Schiavone poi volta pagina. ''Sono già proiettata in avanti e con tanta voglia di seguire le indicazioni di Lundgren'', dice riferendosi al suo nuovo coach, che allenò Roger Federer nei suoi primi anni di carriera. ''Ha tanta esperienza e mi potrà essere molto utile. Ora c'è da pensare ai tornei in Asia. E' vero, ho 33 anni ma amo questo sport e mi piace mettermi in discussione. Penso sia una qualità'', conclude l'azzurra.