Home Nazionale Usa, Detroit dichiara la bancarotta Michael Moore: "L’America è la prossima&#3

Usa, Detroit dichiara la bancarotta Michael Moore: "L’America è la prossima&#3

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Detroit, 19 lug. – (Adnkronos/Washington Post) – Con oltre 19 miliardi di dollari di debiti, Detroit, la Motor City che nell'epoca d'oro degli anni '50 era la quarta città degli Stati Uniti e contava 2 milioni di abitanti mentre ora ne ha appena 700mila, ha gettato la spugna ed ha dichiarato bancarotta. Si tratta della maggior richiesta di fallimento mai presentata da una città nella storia americana, e tra le prime conseguenze, ci sarà il taglio di salari e pensioni per migliaia di dipendenti pubblici."Detroit (1701-2013): non piangere per noi, America. Tu sei la prossima", ha commentato Michael Moore su Twitter con quello che suona come un epitaffio per la Motor City ed un monito per l'intero Paese. Il regista ha ottenuto la fama internazionale nel 1989 con il film 'Roger and me' con cui raccontava la crisi della General Motors e la progressiva decadenza di Flint, la cittadina alle porte di Detroit dove è nato, cuore e il simbolo dell'industria automobilistica.La mossa, dolorosa e simbolicamente preoccupante per l'intero Paese, era stata da tempo messa in conto dal city emergency manager, Kevyn Orr, l'uomo a cui a marzo era stata affidata la mission impossible di salvare la città che sessanta anni fa registrava tra i più alti redditi pro capite d'America.Nei mesi scorsi Orr, sfruttando i poteri straordinari che gli sono stati conferiti, ha cercato in tutti modi di tagliare spese e fare cassa, rinegoziando contratti e liquidando tutti i beni più preziosi. E, cosa che sta allarmando molti politici ed estimatori d'arte locali, ha anche chiesto l'inventario delle opere d'arte della collezione del Detroit Institute of Art, tra le quali un capolavoro di Tintoretto, 'I sogni degli uomini', valutato 100 milioni di dollari, che nel 2007 il museo ha di nuovo, dopo 36 anni, esposto al pubblico. Tra gli altri capolavori del Dia, che ha in tutto 60mila opere per un valore totale di 2,5 miliardi di dollari, 'La Finestra' di Matisse, valutata 150 milioni di dollari.Il timore è che questi capolavori che appartengono alla città possano essere messe in vendita ora che è stata dichiarata bancarotta.Lo scorso giugno il procuratore generale del Michigan, Bill Schuette, aveva emesso un'opinione secondo la quale i capolavori della città non possono essere venduti per ripagare i debiti. Anche il Senato dello stato ha recentemente approvato una proposta di legge che vieta vendite di quadri a privati, ma ancora la misura non è stata definitivamente approvata.Intanto, il museo è corso ai ripari e si è affidato ad un team di avvocati per proteggere i propri capolavori. "Ovviamente sono preoccupato – ha detto Ford Bell, presidente dell'American Alliance of Museums – noi pensavamo di non correre più rischi per la collezione dell'Istituto, ma non sono un avvocato e non so cosa potrebbe succedere. Questa è una cosa che non è mai successa prima".