La vicenda suscitò clamore perché vedeva quale vittima una donna di 67 anni, all’epoca, di nazionalità inglese, che ricoverata in ospedale per degli accertamenti, subì violenza da parte di un dipendente dell’Ospedale San Donato.
Era l’estate del 2009 e a raccogliere la denuncia della signora- che si trovava ad Arezzo, per degli accertamenti medici e ospite da un’amica – fu il personale della Squadra Mobile che da subito iniziò le indagini, coordinate dal Sost. Procuratore, Dott.ssa Julia Maggiore.
Due giorni fa è arrivata la condanna definitiva per V.V., di circa 60 anni, condanna che conferma quella che già in primo grado venne formulata: 3 anni e 4 mesi, con le pene accessorie, tra l’altro, dell’interdizione dai pubblici uffici per 5 anni.
L’uomo ai tempi del fatto aveva, infine, ammesso le proprie responsabilità e aveva fornito la sua versione dei fatti, ossia di aver sì usato violenza alla donna, ma di aver poi desistito quando si era reso conto di aver frainteso le sue intenzioni.
La vittima, d’altro canto fu molto precisa nel raccontare l’episodio, tanto che l’esatta dinamica degli eventi trovò conferma nell’attività condotta dagli inquirenti. L’uomo, di professione barelliere, l’aveva condotta in un bagno, durante un trasferimento per un esame e lì aveva tentato un approccio inequivocabile. A causa dell’episodio l’uomo venne subito sospeso e andò poi in pensione.
V.V. dopo essere stato ricercato dal personale della Squadra Mobile, si è poi presentato accompagnato dal suo avvocato, nella tarda serata del 13 febbraio scorso ed è stato associato presso il carcere di Arezzo.